Giovanni Di Lorenzo, la Reggina e la patente presa a Reggio Calabria

Il capitano del Napoli si racconta e ricorda Reggio Calabria e la Reggina: fu in riva allo Stretto, a 18 anni, che conseguì la patente

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A Matera ha trovato la continuità, a Empoli ha fatto il salto di qualità, a Napoli si è consacrato come uno dei migliori terzini in circolazione. Giovanni Di Lorenzo, però, è a Reggio Calabria che è diventato uomo, prima che calciatore. Ed è anche a Reggio Calabria che ha preso la patente. Il capitano del Napoli, campione d’Europa con l’Italia, ha preso parte al format del club azzurro Drive&Talk, in cui si è raccontato mentre – in auto – si dirigeva verso il centro sportivo di Castel Volturno.

A proposito di auto, Di Lorenzo ricorda quando ha conseguito la patente. Era alla Reggina. Arrivato da adolescente, in amaranto è diventato maggiorenne, dentro le mura del Sant’Agata. “La patente l”ho presa subito, ad agosto ho fatto 18 anni e l’ho presa a novembre. Ero a Reggio Calabria. Ne avevo bisogno. Anche lì fare scuola guida non è facile, è una città un po’ caotica”, ha detto rimarcando come a Napoli ci sia molto traffico, per chi utilizza la macchina.

Tornando alla sua scelta, Di Lorenzo evidenzia come non sia stato facile andare via di casa giovanissimo, lontano da affetti e amici. “Sono contento di aver fatto la gavetta, perché sono cresciuto come calciatore e uomo. Sono andato via di casa a 15 anni, andare a Reggio Calabria è stata una scelta difficile, però avevo questo sogno di fare il calciatore ed è stato un sacrificio. A quell’età andare via di casa non è facile, stare al convitto con altri ragazzi, ma ero disposto a tutto”.

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