Haiti, assaltati due carceri: proclamato stato di emergenza, terrore nella capitale

Lo stato di emergenza e il coprifuoco notturno dureranno fino a mercoledì ma potrebbero essere prorogati

StrettoWeb

Nella capitale di Haiti, Port au Prince i residenti continuano a vivere momenti di terrore, con spari e cadaveri sparsi in diverse strade, mentre si registrano le prime interruzioni di internet per i danni ai cavi di fibra ottica avvenuti negli scontri. In un quartiere sono state erette barricate con pneumatici in fiamme. Secondo alcuni media locali, sarebbe stata invasa anche una seconda prigione con all’interno circa 1.400 detenuti.

Il principale stadio di calcio del Paese è stato occupato e depredato da uomini armati, che hanno anche tenuto in ostaggio un dipendente per ore, ha riferito la Federazione calcistica di Haiti.

Il secondo carcere attaccato dai criminali ad Haiti è quello di Croix des Bouquets, secondo le autorità governative, ma al momento non si sa quanti prigionieri siano riusciti a fuggire da lì. Lo stato di emergenza e il coprifuoco notturno (dalle 18 alle 5) decretati nel dipartimento dell’Ouest, che comprende la capitale, dureranno fino a mercoledì ma potrebbero essere prorogati, è stato reso noto in un comunicato ufficiale.

L’obiettivo delle restrizioni è “ristabilire l’ordine e adottare misure adeguate per riprendere il controllo della situazione“, si legge nel testo. Il coprifuoco è stato istituito “a causa del deterioramento della sicurezza” a Port-au-Prince, dove si registrano “atti criminali sempre più violenti perpetrati da bande armate“, continua la nota. Il ministro dell’Economia, Patrick Michel Boisvert, ha firmato la dichiarazione in qualità di primo ministro ad interim, vista l’assenza del premier, Ariel Henry, volato in Kenya per firmare un accordo che prevede l’invio di una missione sostenuta dalle Nazioni Unite per aiutare a ripristinare l’ordine nel Paese caraibico.

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