Ilaria Salis resta in carcere: incatenata in Aula, Opposizioni all’attacco contro Meloni e Orban

Niente domiciliari, Ilaria Salis rimane in cella: arrivata in Tribunale con manette e catene, scatena l'ira delle Opposizioni

Ilaria Salis in Tribunale
StrettoWeb

Niente domiciliari per Ilaria Salis, che resta in cella. Il Tribunale di Budapest ha respinto la richiesta dei legali della 39enne, in carcere da 13 mesi con l’accusa di aver aggredito due esponenti di estrema destra. La donna è stata portata in Tribunale con le manette ai polsi, ceppi e catene alle caviglie e una catena tirata da un agente. Tensione sia dentro che fuori l’Aula. “Stai zitto o ti spacco la testa”: è quanto un gruppo di pochi estremisti di destra ha detto al gruppo composto dai legali e amici di Ilaria Salis al loro arrivo al Tribunale. “Ci aspettavano e ci hanno insultato e minacciato in ungherese,” ha detto l’Avvocato Eugenio Losco. “Ci hanno fatto delle riprese con i telefonini, ci hanno ripreso e il nostro traduttore ci ha detto che ci stavano minacciando”, ha proseguito Losco. Del gruppo di una quindicina di persone italiane minacciate faceva parte anche Zerocalcare, oltre a esponenti di Giuristi democratici.

Intanto sono arrivate le reazioni della politica, soprattutto per le modalità con cui è stata portata la Salis in Aula. “Io mi auguro che la signora Salis possa essere assolta, ho visto che oggi è stata portata in aula ancora in manette e catene ma pare che poi gliele hanno tolte. Non è un bel modo, non mi pare ci sia pericolo di fuga. Detto questo eviterei di politicizzare il caso se no si rischia lo scontro”, ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.

Italia Viva e PD si arrabbiano

“E niente, Ilaria Salis è ancora al guinzaglio”. Lo scrive su X Ivan Scalfarotto, capogruppo di Italia Viva in Commissione Giustizia da Budapest dove assiste al processo Salis. “Trattamento inumano e degradante. Questa catena lo è – prosegue il responsabile esteri di IV postando le foto in cui è incatenata – Ilaria Salis non potrebbe far male a una mosca né fuggire in nessun modo da quest’aula di Tribunale a Budapest: noi stessi ci muoviamo a stento, data la folla che è assiepata qui dentro. Se l’imputata è attaccata a un guinzaglio è solo per esercitare una vessazione, per imporre su di lei un potere coercitivo in una modalità non necessaria e ridondante. Questo è tutto il contrario dello Stato di diritto e – conclude – nella nostra Unione Europea nulla di tutto questo dovrebbe mai verificarsi”.

“Non è accettabile che una cittadina italiana sia trattata così in Ungheria. Giorgia Meloni deve essere realmente patriota e spiegare a Viktor Orban che o l’Ungheria rispetta la regole dello stato di diritto o nessun euro delle tasse degli italiani deve finire a Budapest come invece accade oggi. Il fatto che la Meloni abbia idee diverse da Ilaria Salis non rileva: il Governo italiano deve lavorare per i cittadini italiani. Grazie a Ivan Scalfarotto per essere oggi in quell’aula di tribunale a dire da che parte stiamo noi, come già avevamo fatto alla Leopolda. Presidente Meloni, si faccia sentire. Ci governano i Fratelli d’Italia o i sudditi d’Ungheria?”. Lo scrive su X il leader di Iv Matteo Renzi.

“Il trattamento riservato a Ilaria Salis è un’esibizione di arroganza che Orban indirizza al nostro Paese e a tutti agli ordinamenti che rispettano i diritti delle persone. Questo non è un episodio della politica interna italiana e nessuno ha interesse a strumentalizzare la situazione di una concittadina trattata indegnamente, la questione è di rapporti tra Stati e la premier Meloni dovrebbe rigettare questa vera e propria provocazione, questo insulto che arriva da Budapest direttamente a Roma”. Così Debora Serracchiani, responsabile Giustizia del Partito Democratico.

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