Lavoratori reggini a rischio: protesta di fronte all’ex Consorzio di Bonifica | INTERVISTE

Sono 39 i lavoratori a tempo determinato dell’ex Consorzio di Bonifica Basso Ionio Reggino che rischiano di restare a casa per via della burocrazia

  • Protesta a reggio calabria consorzio di bonifica
    Foto Salvatore Dato / StrettoWeb
  • Protesta consorzio di bonifica
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  • Protesta consorzio di bonifica
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StrettoWeb

Lavoratori in protesta a Reggio Calabria. Un progetto quinquennale che si è arenato e gli stipendi arretrati che non arrivano. Un braccio di ferro politico aggravato da un’impasse burocratica che danneggia decine di famiglie reggine. Sono infatti 39 i lavoratori, assunti con contratto a tempo determinato dall’ex Consorzio di Bonifica Basso Ionio Reggino, il cui futuro è incerto. Il Consorzio aveva avviato già diversi lavori sul territorio proseguiti per circa un anno. Ma il progetto è stato interrotto e gli ultimi stipendi non arrivano: a causa di un intoppo burocratico verrebbero pignorati non appena messi sul conto del Consorzio.

Questa mattina siamo scesi in piazza durante la manifestazione, raccogliendo preoccupazioni e disagi. Stipendi che non arrivano, lavori bloccati a causa del progetto arenato. E non solo. Al danno sociale per le tante famiglie che si ritroverebbero in difficoltà si aggiunge anche il danno ambientale: il lavoro di questi operai in protesta a Reggio Calabria sarebbe dovuto servire a proteggere un territorio debole, come quello reggino, dal rischio di dissesto idrogeologico.

Di seguito le interviste che abbiamo raccolto stamane in via Marsala, a Reggio Calabria:

Intervista ad Antonino Zema, Segretario Fai Cisl Reggio Calabria
Intervista a Giovandomenico Caridi, ex Presidente del Consorzio di Bonifica Basso Ionio Reggino
Intervista a Romolo Piscioneri, segretario generale Cisl Città metropolitana di Reggio Calabria
Intervista a Giovanni Muraca, consigliere regionale del Pd
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