Linee Taurensi, Philene: “siamo felici, eliminare linea ferroviaria è scelta miope”

L'associazione Philene rilancia per linee Taurensi la proposta di un progetto per una metropolitana di superficie

StrettoWeb

Come Philene siamo felici del fatto che il Presidente Roberto Occhiuto abbia smentito l’idea scellerata di trasformare le linee Taurensi in una pista ciclabile. Noi, come gli altri movimenti, appena avuta notizia di questa scelta, ci siamo mobilitati per esprimere con forza il nostro dissenso. Come abbiamo scritto in un comunicato stampa, in un contesto in cui il diritto alla mobilità NON è garantito, eliminare una linea ferroviaria è una scelta miope e figlia della totale mancanza di conoscenza del territorio e delle sue esigenze“. Lo si legge in una nota stampa dell’associazione Philene.

Per questo ribadiamo nuovamente la nostra proposta di rilanciare il progetto di una metropolitana di superficie, aggiungendo anche nuove fermate in alcuni nuovi punti strategici come, ad esempio, il Centro Commerciale Porto degli Ulivi, come ben rappresentato dalla proposta di progetto del “Comitato Pro Taurensi” che da anni si battono su questo tema. Crediamo che per rendere possibile questo progetto ambizioso (ma assolutamente necessario perché una delle basi per il futuro sviluppo di questo territorio) è necessario un concreto e reale appoggio da parte delle istituzioni, a partire dai sindaci fino alla regione (ma non solo). Abbiamo già sottolineato in più comunicati quali siano i motivi per cui rilanciare le linee Taurensi sia una questione di civiltà e di tutela del diritto alla mobilità del cittadino, ora pensiamo sia arrivato il momento delle azioni concrete.

  • Ci rivolgiamo prima di tutto ai Sindaci dei paesi in cui sono presenti le stazioni ferroviarie. Molto spesso queste strutture (di proprietà di FCL-Ferrovie della Calabria) sono abbandonate e lasciate nell’incuria più totale, iniziare a proporre progetti di pulizia (Philene ha operato in questo senso varie volte), recupero, ritinteggiatura dello stabile, coinvolgendo magari associazioni cittadine nel recupero del bene. Se più sindaci e più associazioni iniziassero a fare le giuste pressioni su FCL e Regione i tempi di rilancio delle Taurensi potrebbero ridursi.
  • Ci rivolgiamo alle tante associazioni e movimenti che si son già occupate del tema o che vorranno occuparsene, abbiamo la possibilità di incidere concretamente su un tema decisivo per il futuro di questa terra e dei nostri figli, quindi diciamo a gran voce: organizziamoci, uniamoci, confrontiamoci, ma , soprattutto, ognuno proponga e metta in campo ciò che può contribuire alla causa, senza che lo sviluppo civile di questo territorio possa diventare oggetto di rivalità, campanilismi, strumentalizzazioni politiche e prese in giro per tenere calmi gli animi. Attiviamoci e non fermiamoci finché non raggiungiamo l’obiettivo.
  • Ci rivolgiamo, ovviamente, agli enti competenti, Ferrovie della Calabria e la Regione Calabria. Apprezziamo, lo ribadiamo, la volontà di parlare delle Linee Taurensi in funzione di metropolitana di superficie e non di pista ciclabile, però crediamo fortemente che non si possa aspettare oltre. E’ un periodo storico in cui si parla tantissimo di infrastrutture strategiche per il Sud, quindi una ferrovia efficiente, green ed operativa può essere la base reale per questa rinascita di civiltà delle regioni del meridione.

Della Calabria del suo futuro e del suo sviluppo se ne devono occupare TUTTI ed abbiamo bisogno di tutte le forze per raggiungere un obiettivo come quello della METROPOLITANA DI SUPERFICIE per la Piana di Gioia Tauro, anche se spesso non tutti i rappresentanti delle istituzioni hanno una volontà reale in questo senso. Questa, lo ripetiamo fino allo sfinimento, non è una battaglia politica, ma di CIVILTA’.

In attesa di avviare (a breve) le azioni concrete e aperte alla collettività in coordinamento con gli altri movimenti, invitiamo tutti coloro che sono interessati a questo tema a contattarci sulle nostre pagine social: Philene su Facebook, ass.philene su Instagram.

Non serve associarsi a noi per combattere questa battaglia, anzi, su temi del genere serve operare uniti senza voler mettere il cappello su nulla, perché su queste sfide ci giochiamo il futuro dei nostri figli, basta egoismi, ce lo chiede la Calabria“, conclude la nota.

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