Nel corso della notte dello scorso 17 marzo una nave mercantile che aveva da poco transitato nello stretto di Messina (in direzione da Nord a Sud) ha segnalato alla Guardia Costiera che non risultava presente a bordo uno dei membri dell’equipaggio, ipotizzando che lo stesso fosse caduto in mare durante l’attraversamento dello stretto. Sono immediatamente partite le operazioni di ricerca del marittimo disperso, coordinate dal Comando generale della Guardia Costiera con l’impiego di motovedette e un elicottero.
Le ricerche sono proseguite per tutta la notte fino a quando intorno alle sei del mattino la motovedetta CP 852 della Capitaneria di porto di Messina ha individuato il naufrago in mare nello specchio acqueo antistante Tremestieri. Il marittimo è stato immediatamente tratto a bordo e condotto nel porto di Messina ove è stato soccorso dal 118 e trasportato in ospedale. Anche se molto provato le sue condizioni sono apparse non critiche.
Nel contempo la Capitaneria di porto di Messina ha ordinato alla nave di entrare nel porto al fine di fare luce sui fatti. Gli accertamenti sono stati condotti da personale della Guardia Costiera unitamente all’Ufficio di Polizia di frontiera marittima della Polizia di Stato di Messina.
Sono in corso approfondimenti riguardo alle circostanze dell’evento nel quale il marittimo di nazionalità è rimasto in balia del mare per quasi otto ore attaccato ad una tavola di legno fino al provvidenziale intervento della motovedetta della Guardia costiera che ha evitato un altrimenti scontato triste epilogo.