Mattarella e l’impegno dell’Italia: “pensavamo che in Europa non ci fossero più guerre, e invece…”

Le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella sulla guerra a margine dell'ottantesimo anniversario della distruzione della città di Cassino

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Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha parlato a Cassino, alla cerimonia commemorativa dell’ottantesimo anniversario della distruzione della città. L’argomento non può non essere quello della guerra. Nella Costituzione, ha detto, c’è “una affermazione solenne: il ripudio della guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali. Sono le poche parole dell’art.11 che contiene le ragioni, le premesse del ruolo e delle posizioni del nostro Paese nella comunità internazionale: costruire ponti di dialogo, di collaborazione con le altre nazioni, nel rispetto di ciascun popolo, ha aggiunto. “La nuova Abbazia – in riferimento alla rinascita di Cassino – ha la stessa vocazione ma ambisce anche a essere prova di un’accresciuta consapevolezza degli orrori delle guerre e di come l’Europa debba assumersi un ruolo permanente nella costruzione di una pace fondata sulla dignità e sulla libertà. Ne siamo interpellati.

“Sono mesi – ormai anni – amari quelli che stiamo attraversando. Contavamo che l’Europa, fondata su una promessa di pace, non dovesse più conoscere guerre, e invece ai confini dell’Europa, anzi dobbiamo dire dentro il suo spazio di vita, guerre terribili stanno spargendo altro sangue e distruggendo ogni remora posta a tutela della dignità degli esseri umani. Bisogna interrompere il ciclo drammatico di terrorismo, di violenza, di sopraffazione, che si autoalimenta e vorrebbe perpetuarsi. Questo è l’impegno della Repubblica italiana“, ha detto ancora Mattarella.

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