Messina, femminicidio di Alessandra Musarra: 24 anni in appello all’ex fidanzato

Messina: la ventinovenne è stata trovata senza vita nella sua abitazione la vigilia dell'8 marzo 2019

StrettoWeb

Si è concluso con la condanna a 24 anni il processo d’appello per Cristian Ioppolo, accusato del femminicidio di Alessandra Immacolata Musarra, la ventinovenne sua ex fidanzata, trovata senza vita nella sua abitazione la vigilia dell’8 marzo 2019 a Messina. La sentenza è della Corte d’Assise d’Appello di Reggio Calabria che ha rideterminato la pena su concorde richiesta delle parti a 24 anni.

Il processo era finito a Reggio Calabria a seguito della decisione della Cassazione che aveva annullato parzialmente la sentenza della Corte d’Assise d’Appello di Messina che confermava la condanna all’ergastolo, rimandando tutto davanti ai giudici di Reggio Calabria soltanto per valutare la sussistenza dell’aggravante dei motivi abbietti e futili. La Cassazione aveva accolto in parte il ricorso degli avvocati Carlo Taormina e Alessandro Bille’ difensori del giovane.

Adesso la corte d’assise d’appello ha rideterminato la pena accogliendo il concordato tra le parti a 24 anni confermando il resto. Nel 2022 la corte d’assise d’appello di Messina aveva confermato la condanna all’ergastolo e le provvisionali per le parti civili rappresentate dagli avvocati Cettina La Torre e Oleg Traclo’ per i familiari della giovane e dall’avvocata Maria Gianquinto per il Cedav.

Alessandra Musarra fu trovata senza vita nella sua abitazione di contrada Campolino a Santa Lucia sopra Contesse, zona popolare di Messina. Piu’ volte di mattina presto i familiari bussarono alla porta di casa della giovane senza ricevere risposta. Il padre decise poi di entrare in casa passando da una finestra trovando la figlia senza vita sul pavimento con una macchia scura intorno al collo. Poche ore dopo la Squadra Mobile sottopose a fermo Cristian Ioppolo, fidanzato della giovane.

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