Sarebbe un miracolo. Sì, sarebbe un miracolo. Il Messina ai playoff sarebbe un miracolo. Il valore della rosa della squadra di Modica è il più basso dell’intero girone C di Serie C (dati Transfermarkt), anche più basso del Brindisi ultimo e in difficoltà. Eppure la compagine peloritana è a metà classifica e può ancora sperare di entrare nella griglia degli spareggi promozione. Chi lo avrebbe mai detto a fine novembre, esattamente un girone fa, dopo la sconfitta interna contro la Juve Stabia, quinto stop di fila che aveva portato a due soli punti nelle ultime otto? Un disastro, allora. Con il mercato di gennaio alle porte e una panchina traballante.
Poi, il colpo di scena: nessun esonero, nessuna rivoluzione invernale, a differenza degli altri anni. Così la squadra si compatta intorno al suo allenatore, all’area tecnica e alla società, riuscendo a tirarsi fuori da una situazione pericolosissima. Arrivano la vittoria nel derby contro il Catania, i colpi di Caserta, Avellino e contro il Taranto e un girone di ritorno vincente, da playoff. Considerando le ultime 15 partite, il Messina sarebbe 6°, a soli quattro punti dal 3° posto.
Ora viene il bello
Ma ora viene il bello. Ora che succede? Mancano 5 gare alla fine del torneo e Ragusa e compagni si trovano al 13° posto: ci sono 5 in più punti sulla zona playout e 4 in meno su quella playoff. Esatta metà, nel limbo. Una persona prudente potrebbe pensare: meglio mettere al sicuro la salvezza. Certo, ma la classifica è talmente corta che salvaguardare la categoria il prima possibile significherebbe lottare per gli spareggi promozione fino all’ultimo, fino a che la matematica lo consente. E, dunque, da qui il salto di qualità nella mentalità: questo Messina oggi può, anzi deve, guardare avanti anziché indietro. Lo può fare perché ha raggiunto una serenità e una consapevolezza tali da poter ragionare in questo modo.
Non inganni l’ultima partita, quella contro il Foggia. Non inganni il risultato. Nel primo tempo c’è stata una sola squadra in campo, quella siciliana, che è stata sfortunata e ha peccato in imprecisione. Il rosso a inizio ripresa ha complicato tutto e le energie sono venute meno. Modica, però, ha dato un’impronta, un’organizzazione, delle idee di gioco chiare e definite. I risultati da dicembre in poi, insomma, non sono arrivati per caso. E’ vero, nelle ultime 7 sfide è arrivata una sola vittoria, ma bisogna anche considerare le avversarie e il calendario: Picerno, Crotone, Benevento, Latina, Foggia, buona parte delle squadre in lotta per i playoff.
Il calendario corre in aiuto
Già, il calendario. Non dimentichiamo che la rimonta peloritana iniziò proprio un girone fa, dopo la sconfitta con la Juve Stabia. Juve Stabia che sarà la prossima avversaria e che è a un passo dalla promozione in B. Dopo la sfida interra campana, però, arriveranno in serie Monterosi (in casa), Catania (fuori), Potenza (in casa) e Monopoli (fuori). Tutte squadre agguerrite, sia chiaro, e che sputeranno sangue perché – si sa – non c’è niente di peggio che una compagine che si deve salvare da affrontare nelle ultime giornate. Allo stesso modo, però, il Messina ha dalla sua consapevolezza, mezzi e spirito per essere superiore, perché ad oggi è superiore. Ecco perché il sogno playoff è ancora possibile. E, ripetiamo, sarebbe davvero un miracolo.