Ode gli uomini (nel giorno delle donne)

Buona Festa della Donna agli uomini. Soprattutto a quelli che oggi non sanno proprio che pesci prendere!

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La Festa della Donna (sì, la chiamo così, alla vecchia e superficiale maniera, perché mi viene più naturale) è uno di quei giorni che, come ha spiegato bene la mia giovane collega Carla, è stata così stravolta e rivoltata come un calzino a causa del politically correct da essere diventata un campo minato. E’ un pericolo, dunque, dire, fare, pensare o indicare qualcosa in questo giorno così controverso. Un pericolo per le donne ma soprattutto, diciamolo, per gli uomini. Questi malcapitati uomini che si ritrovano in imbarazzo, ogni 8 marzo da qualche anno a questa parte, di fronte ad una donna, soprattutto quelle emancipate e libere.
Glieli faccio gli auguri?
Gliela regalo la mimosa?
Le porto un dolcino?
Ignoro questa festa o poi ci resta male?

Insomma, li abbiamo confusi poverini! Io mi metto nei loro panni e, credetemi, mi fanno una tenerezza immensa. Che siano essi uomini che non devono chiedere mai o dolci e affabili teneroni. Non sanno cosa sia meglio fare, non sanno se facendo gli auguri si ritroveranno di fronte ad una ramanzina della serie “Le donne vanno rispettate tutto l’anno non solo oggi!”, oppure, non facendo gli auguri, si ritrovano la compagna imbronciata che di fronte alla domanda “Amore, ma ci sei rimasta male?”, risponde: “No”. E invece poi c’è rimasta male davvero.

Che le donne vengano da Venere e gli uomini da Marte non c’è alcun dubbio, però oggi, almeno oggi, lasciamoli liberi questi uomini di fare ciò che ritengono più opportuno, senza cavillare su scelte o pensieri. E allora ben vengano gli auguri o i mancati auguri, ben vengano le mimose, o i cioccolatini, o il nulla più assoluto. Ben venga la naturalezza senza le costrizioni, senza il senso del dovere, senza l’obbligo.

Io in genere non festeggio questo giorno, ma comprendo e apprezzo chi lo fa, soprattutto con lo spirito giusto. Questa mattina mio figlio, appena ha aperto gli occhi, ha esclamato: “Mamma, auguri per la festa della donna!”. L’ho ringraziato con un lungo e immenso abbraccio come se questa fosse davvero una festa. Cos’altro avrei potuto fare di fronte ad un piccolo uomo che sta scoprendo solo ora il mondo? Che le donne sono (mica tanto dolcemente) complicate lo scoprirà crescendo.

Buona Festa della Donna agli uomini, dunque, soprattutto a quelli che oggi non sanno proprio che pesci prendere!

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