Lite in casa Pittella per la collocazione di Azione nel Centrodestra in Basilicata. Gianni, oggi sindaco di Lauria ma in passato vicepresidente del Parlamento europeo e presidente del gruppo dei Socialisti e Democratici a Bruxelles, prende le distanze da Marcello, punto di riferimento di Azione in Lucania.
“La pervicace sequela di errori nel centrosinistra lascia sgomenti. Un misto di superficialità ed arroganza nel metodo e nelle imposizioni, buon ultimo il veto da parte dei 5Stelle con il silenzio complice del PD, su una vasta area lberal riformista, rappresentata da Azione, e che avrebbe costituito un valore aggiunto politico, culturale ed elettorale. Comprendo pertanto le ragioni della scelta “obbligata” di quest’area a livello locale ma non posso non esprimere amarezza e disappunto per come sono andate le cose e per l’esito raggiunto”, rimarca Pittella.
“Chi ha la mia storia politica e culturale considera Azione una forza laica e riformatrice, una sorta di partito d’azione di antica memoria, prezioso per allargare la capacità di attrazione del campo progressista ad un elettorato moderato e riformista, di ispirazione liberale e socialista, laica e cattolica. Ma i tempi sono difficili e con questi tempi dobbiamo fare i conti. E riprendere a breve il filo del ragionamento politico, consapevoli che prima o poi le buone ragioni ritroveranno la loro strada. In sostanza non mi riconosco con la scelta di Azione”, conclude Pittella.