Policlinico di Messina, porte aperte in Nefrologia per la giornata mondiale del rene

Anche l’UOC di Nefrologia dell’AOU “G. Martino” di Messina aderisce alla manifestazione che in tutto il mondo vede le realtà sanitarie mobilitate per favorire una maggiore conoscenza sulle patologie che colpiscono i reni

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Porte aperte in nefrologia e visite gratuite per celebrare la giornata mondiale del rene. Anche l’UOC di Nefrologia dell’AOU “G. Martino” di Messina, diretta dal Prof. Domenico Santoro, giovedì 14 Marzo aderisce alla manifestazione che in tutto il mondo vede le realtà sanitarie mobilitate per favorire una maggiore conoscenza e sensibilizzazione sulle patologie che colpiscono i reni.

Dalle 8 alle 14 sarà possibile accedere in modo diretto all’area ambulatori del Padiglione B (ingresso B2 – lato monte), piano terzo, per effettuare una visita, la misurazione della pressione arteriosa e l’esame delle urine; verranno, inoltre, distribuiti materiali informativi e – in caso di situazioni particolari – sarà possibile ricevere la prenotazione per un ulteriore controllo presso gli ambulatori dedicati.

“Ci auguriamo – sottolinea il prof. Santoro – che vi sia ampia adesione a questa iniziativa che come ogni anno punta ad attirare l’attenzione dei cittadini su quelle azioni, anche semplici, che possono fare la differenza in termini di prevenzione. Controllare la pressione arteriosa ed effettuare pochi esami del sangue e delle urine spesso, infatti, possono costituire un efficace strumento di diagnosi precoce”.

“Queste iniziative – afferma il manager dell’AOU G. Martino Giorgio Giulio Santonocito – sono un’opportunità da cogliere al volo; spesso in tali circostanze si intercettano patologie che, se scoperte in tempo, possono essere gestite al meglio. Invitiamo i cittadini ad aderire numerosi allo screening”.

Si stima che la malattia renale cronica (MRC) colpisca più di 850 milioni di persone in tutto il mondo provocando oltre 3,1 milioni di morti nel 2019. Attualmente le malattie renali rappresentano l’ottava causa di morte e si prevede che diventeranno la quinta causa entro il 2040.

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