Ponte sullo Stretto, la stoccata dell’Ingegnere: “chi dice no non ha sale in zucca, sono una minoranza”

L'intervista di StrettoWeb all'Ingegnere Giuseppe Palamara, a margine della Commissione sull'opera poi rinviata per la protesta dei contrari

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L'Ingegnere Giuseppe Palamara parla di Ponte sullo Stretto
StrettoWeb

Tanti gli interventi di questa mattina a margine della Commissione sul Ponte sullo Stretto poi rinviata a causa delle proteste degli oppositori in Aula. A margine dell’evento, ai microfoni di StrettoWeb, è intervenuto l’Ingegnere Giuseppe Palamara: “si è parlato di queste 68 criticità, come hanno detto gli oppositori, ma molti di loro non sono tecnici. In questo caso sono state fatte 68 prescrizioni, ma il parere è stato favorevole all’unanimità. Tra l’altro tra queste 68 non ci sono solo prescrizioni critiche, ma anche consigli o suggerimenti su ulteriori verifiche”, ha precisato.

Poi ha aggiunto: “le prove fatte a Copenaghen, Ottawa e al Politecnico di Milano hanno dimostrato che il Ponte regge fino a venti di 270 km/h. L’altro giorno correvo qui nella passeggiata a mare e mi sono ritrovato un vento di 40 km/h, così mi diceva il telefonino. C’è però chi parlava di 100 km/h. Benissimo, questo è un vento in cui le navi girano, fanno il giro largo, è sottostimato rispetto a quelli stimati nella galleria del vento”.

Infine conclude lanciando una frecciata agli oppositori, alcuni dei quali presenti oggi. Pietro Salini ci metterà la faccia, ha costruito tutti i migliori Ponti del mondo e voi pensate che si mette a costruire un’opera che cadrà al primo vento, come dicono gli oppositori? Questi sono comunque una sparuta minoranza, anche se rumorosa. Su 215 mila abitanti a Messina, se ce ne sono 2 mila in tutta la città contrari, ce ne sono altri 213 mila favorevoli e con il sale in zucca. Gli altri no”.

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