Ponte sullo Stretto, i grillini sempre un passo avanti: durante i lavori diranno “non è aperto al traffico”

Il Movimento 5 stelle si scaglia contro il Ponte sullo Stretto parlando di progetto esecutivo e trovando, per ogni fase, motivo per fare polemica

StrettoWeb

Prima dicevano che non c’era il progetto, quando in realtà quello definitivo esisteva dal 2011, poi dicevano che non era aggiornato. Ora, che l’hanno aggiornato, dicono che non c’è quello l’esecutivo, che ovviamente, per forza di cose, arriverà dopo. Questa è l’ultima del Movimento 5 stelle. “Salvini blatera, utilizza il Ponte come una marchetta elettorale. E la Meloni, pur di conservare la poltrona, asseconda questa follia. Come al solito Salvini parla senza alcuna cognizione della realtà, come quando spara numeri a caso sui posti di lavoro nei cantieri dello stesso Ponte: prima erano 40 mila, poi 50 mila, poi 100mila e ora siamo a 120mila. Così, a caso“. Lo ha scritto su Facebook il vicecapogruppo M5s alla Camera Agostino Santillo.

In un Paese che avrebbe necessità di un imponente piano di messa in sicurezza delle infrastrutture stradali, dove mancano infrastrutture primarie in Sicilia e Calabria come in altre zone del Paese, Salvini ancora fantastica la costruzione di un Ponte che rischia di passare alla storia come il più grande spreco di denaro pubblico del nostro Paese“, scrive ancora Santillo, dimenticando o ignorando il fatto che, proprio in virtù del Ponte, si sta lavorando alacremente sul potenziamento di strade e ferrovia.

Deve essere poco avvezzo, Santillo, al traghettamento fra Calabria e Sicilia, visto che secondo l’unico pregio del Ponte sarebbe quello di far “recuperare meno di mezz’ora rispetto alle 6 ore che si recuperano potenziando le infrastrutture tra Roma e Calabria, e tra Messina resto della Sicilia, e col miglioramento dei collegamenti dinamici nello Stretto. Dell’impatto ambientale, nell’era in cui dovremmo bandire la cementificazione, neanche a parlarne. Il rischio sismico non viene nemmeno considerato, nonostante l’area sia stata oggetto di terremoti devastanti. Il tema del gigantismo navale non viene proprio affrontato: cosa accadrà quando le navi mercantili non riusciranno a passare sotto il Ponte preferendo altre tratte commerciali escludendo quelle italiane?“. Tutte affermazioni deliranti, considerando il fatto che ognuna di queste tematiche è stata ampiamente affrontata e tenuta in considerazione.

Il Ministro delle Infrastrutture “sogna” l’inizio dei lavori nel 2024, ma la conferenza dei servizi tra tutti gli enti coinvolti non è ancora iniziata, manca la valutazione di impatto ambientale e gli espropri non sono stati ancora discussi. Ma soprattutto, il progetto esecutivo non è stato ancora approvato. Ma con un Ministro così quale Ponte vogliamo realizzare?“, conclude il post di Santillo. Certo, per come ci stanno abituando i grillini, è altamente probabile che  durante i lavori saranno capaci di dire anche anche che il Ponte “non è aperto al traffico. Ci aspettiamo di tutto, d’altronde, da chi nega anche l’evidenza pur di andare contro ai propri avversari politici.

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