Protesta dei trattori a Ragusa, Dipasquale (Pd): “tornati in piazza perché le istituzioni li ignorano”

Protesta dei trattori a Ragusa, le parole del deputato regionale Pd Nello Dipasquale

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I trattori tornano in piazza perché le istituzioni li hanno ignorati, hanno minimizzato e addirittura invitato a disertare ma gli strumenti per assistere gli agricoltori e gli allevatori ci sono. Il governo regionale si dia una svegliata, preparando risposte concrete”. A dirlo è il deputato regionale Pd Nello Dipasquale, presente questa mattina alla ripresa della protesta avvenuta per le vie di Ragusa.

“Oggi la protesta dei trattori è tornata a farsi sentire perchè – spiega Dipasquale – gli imprenditori dell’agricoltura e della zootecnia siciliana hanno la percezione di essere stati poco ascoltati dalle istituzioni. Non si può, come ha fatto il governo regionale, raccontare loro che è tutta colpa dell’Europa senza prevedere interventi concreti ovviamente non può bastare. È una favoletta – aggiunge il deputato dem – a cui nessuno può credere: il governo regionale ha varato una legge finanziaria da 600 milioni di euro, ma completamente priva di interventi seri per l’agricoltura”. Per Dipasquale, insomma, la posizione assunta dall’esecutivo regionale dimostra solo “mancanza di attenzione e comprensione del problema” e di conseguenza “totale assenza di volontà politica nell’intervento”.

“Poi, naturalmente – continua il deputato ragusano – c’è il piano europeo. Lì un presidente come Schifani che vanta grandi rapporti dovrebbe farsi paladino di questa battaglia. Ahimè, però, il presidente non ha il coraggio di mettere la faccia in questa sfida con l’Europa, malgrado la Sicilia ha tutte le carte in regola per esporre i problemi a Bruxelles”. Poi il parlamentare torna sulla protesta. “Assistiamo, invece – dichiara – al tentativo di minimizzare la protesta, facendo passare il messaggio che va ignorata, disertata, nella speranza che finisca in un nulla di fatto. Invece, se non arriveranno risposte concrete, la protesta si sposterà a Palermo, sempre in maniera civile – conclude – e a quel punto qualcuno sarà costretto a prendere atto che il problema c’è ed è veramente serio”.

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