No. Massimo Ferrero non è impazzito. La sua esternazione di ieri sull’intenzione di rilevare il marchio storico della Reggina Calcio non è una boutade né un’uscita sconsiderata. Dietro le quinte c’è molto di più. C’è il rapporto stretto con Carmelo Versace, vicesindaco metropolitano, ma c’è soprattutto il legame indissolubile con Stefano Bandecchi, “che è il mio capo, il mio editore, il mio tutto. Io lo amo, la prossima settimana viene ancora a Reggio e questo vuol dire che vi ama, io gli chiederò se mi porta con lui per venire lì da voi” ha detto Ferraro nella trasmissione di oggi di “Ferrero non solo sport“, il suo format radiofonico su Radio Cusano (vedi video in alto), con Massimo Ripepi.
Che ad avvicinare nuovamente Bandecchi alla Reggina tramite Ferrero sia proprio Versace, cioè la stessa Amministrazione Comunale che tramite Brunetti a settembre aveva respinto proprio Bandecchi preferendogli Ballarino, è paradossale. Ma probabilmente Versace neanche ha piena consapevolezza del fatto che Ferrero non si muove se non per conto di Bandecchi, e che Ferrero anche nell’eventuale operazione Reggina sarà soltanto un collaboratore di Bandecchi.
Dalle parti di piazza Italia, in ogni caso, hanno capito di avere commesso un errore enorme a dare la squadra a Ballarino: Brunetti lo ha anche confidato privatamente ad alcuni fedelissimi e Falcomatà ha esternato pubblicamente il proprio malcontento per una squadra che “non può vivacchiare così“. Alla fine a risolvere tutti i problemi della Reggina e dell’Amministrazione Comunale, oggi così imbarazzata di aver consegnato la squadra a Ballarino, può arrivare proprio Stefano Bandecchi che vorrebbe rilanciare il calcio a Reggio rilevando il marchio storico e poi fondendolo con un altro titolo sportivo utile a disputare il prossimo campionato.
Quella di Bandecchi sarebbe a tutti gli effetti l’unica vera Reggina, con marchio, storia e palmares che sono l’identità richiesta a gran voce dai tifosi da inizio stagione. Tifosi che, però, fin qui hanno sostenuto La Fenice Amaranto, che adesso se volesse affermarsi come Reggina dovrebbe riuscire a strappare il logo dalle mire di Bandecchi. Cosa succederebbe se non ci riuscisse? Cosa succederebbe se il prossimo anno ci fossero sia La Fenice Amaranto di Ballarino e la Reggina Calcio di Bandecchi?
Di certo in questo grande intrigo calcistico si mescola anche la politica: Stefano Bandecchi ha comprensibilmente il dente avvelenato per il trattamento ricevuto dall’Amministrazione Comunale sei mesi fa, e proprio per questo motivo ha scelto di scendere in campo a Reggio Calabria coinvolgendo Massimo Ripepi nel suo gruppo (Alternativa Popolare) con una candidatura già ampiamente annunciata per le prossime Comunali.
La situazione è ulteriormente complicata dal bando per il Centro Sportivo Sant’Agata dove servono investimenti molto importanti per progetti legati al calcio. Anche in questo caso l’unica certezza è che La Fenice è totalmente fuori dai giochi. E gli interessati sono molti: inevitabile che si intreccino col futuro della Reggina.
Nessuno ha la sfera di cristallo per prevedere cosa succederà, ma di certo i prossimi 3-4 mesi saranno caldissimi e ogni giorno che passa l’impressione è che quella della Fenice – con tutti i suoi protagonisti – alla fine rimarrà soltanto una brevissima e infausta parentesi nella storia del calcio in riva allo Stretto.