Reggio Calabria, accusato per violenza e maltrattamenti alla moglie durante la separazione: la Corte d’Appello ribalta tutto

Reggio Calabria, la Corte d’Appello ha riformulato in modo molto significativo la condanna emessa dal Tribunale nei confronti di un ragazzo accusato di violenza e maltrattamenti alla moglie

StrettoWeb

Ieri, 28 febbraio 2024, la Prima Sezione della Corte d’Appello di Reggio Calabria, pronunciandosi in merito a una vicenda dalla quale era scaturita una condanna per maltrattamenti in famiglia aggravati, ha accolto le argomentazioni difensive formulate dagli avvocati Ignazio Vitetta e Carla Falduto nell’interesse di B.L.B.

Nel 2022, durante l’iter di separazione tra coniugi erano maturati dei contrasti sulle ragioni della divisione familiare, che hanno portato la moglie, sulla base di alcuni singoli episodi di contrasto, a sporgere una denuncia per il reato di cui all’art. 572 c.p. dal quale è derivato un processo conclusosi in primo grado, con la condanna alla pena di anni 4 e mesi 6 di reclusione.

Sulla scorta di un’articolata istruttoria documentale e dichiarativa, è stato dimostrato come, nel caso in esame, mancassero i requisiti di abitualità della condotta e i presupposti normativi legittimanti una così grave imputazione.

La Corte d’Appello, pertanto, ravvisando la fondatezza delle censure formali e sostanziali poste alla base dell’impugnazione, ha riformato la sentenza riqualificando i fatti contestati nei reati di percosse e minaccia semplice, rideterminando la pena a mesi tre di reclusione, con perdita di efficacia della misura degli arresti domiciliari applicata.

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