Circola ormai da giorni sui social e su alcune chat di gruppo WhatsApp l’immagine di un uomo in abbigliamento sportivo, identificato come finto corriere di Amazon di origini georgiane. L’alert connesso al messaggio invita chiunque lo incontri a contattare i numeri di emergenza trattandosi di soggetto responsabile di furti in appartamento e rapine.
Ebbene la realtà dei fatti è ben diversa e traccia pericolosi scenari in ordine a campagne di odio social estremamente denigratorie e mistificanti. Il soggetto in questione, come spiega in una nota il suo legale difensore avvocato Michele Gagliano, è un cittadino italiano, residente a Reggio Calabria che lavora regolarmente presso una società postale e che, a causa di questa errata ed aberrante catena di comunicazione, è stato costretto a sporgere denuncia presso le Autorità competenti, per difendere la propria immagine e la propria reputazione. Da giorni, infatti, non è più libero e sereno nel condurre la propria vita quotidiana.
Capita spesso che venga fermato da passanti, alcuni semplicemente curiosi ed altri spaventati, che venga guardato con sospetto e che sia finanche costretto a fornire “giustificazioni” in ordine al subìto abuso della propria immagine ed alla illegittima lesione della propria reputazione. Le indagini faranno il loro corso, verrà fatta chiarezza sull’accaduto e verranno identificati i soggetti o il soggetto responsabile di questo ignobile gesto.
“Utilizzare i filmati di alcune telecamere di sicurezza per poi creare artificiosamente un messaggio del tutto falso e denigratorio, inoltrato più e più volte sui dispositivi mobili e sui canali social, integra, infatti, rilevanti profili di responsabilità tanto in sede civile quanto in sede penale“, spiega nella nota l’avvocato Gagliano. “Al di là della peculiarità della vicenda in esame, che verrà trattata nelle sedi opportune – conclude il noto legale reggino – è importante che ognuno di noi si interroghi sul corretto utilizzo dei social perché dietro un messaggio o una immagine, immessa nella realtà virtuale e fruibile da un numero indistinto e generalizzato di utenti, si celano storie, vissuti e dati personali che meritano la massima tutela e la massima sensibilità“.