Rete Ospedaliera in Calabria, Occhiuto: “modifiche da riconsiderare”

Il governatore Occhiuto fa un passo indietro sul piano di riordino: "alcune delle modifiche sono abbastanza opinabili"

StrettoWeb

Il nuovo Piano di Riordino della Rete Ospedaliera Calabrese sta generando non poche polemiche. Secondo quanto previsto dal decreto, 16 strutture calabresi sarebbero “cancellate”. E, tra queste, spunta l’ospedale di Lamezia Terme, declassato “a poco più di un pronto soccorso”.

A seguito delle accese critiche e di richiesta di intervento, il governatore Occhiuto ha reso pubblico che il criterio dovrà essere approfondito: “i miei sub commissari hanno aderito alle richieste del ministero ma negli ultimi giorni mi sono reso conto pure io che forse queste richieste meritano di essere riconsiderate”.

Occhiuto: “scelte opinabili”

“Alcune di queste modifiche – ribadisce Occhiuto durante la conferenza di questa mattina in Cittadella – che riguardano il numero di unità operative complesse sono secondo me abbastanza opinabili. Ad esempio il fatto che strutture complesse debbano essere ridotte in misura dei pensionamenti anziché dei bisogni di salute”. Il governatore assicura: “chiamerò gli uffici del Ministero per fare un approfondimento al fine di evitare che le richieste del Ministero possano generare problemi nella rete ospedaliera della Calabria“.

Rispedire al mittente il taglio dei reparti

“Apprendiamo con moderato ottimismo che il Governatore Occhiuto si è reso disponibile a rivedere il decreto n°69 del 13 marzo, che nei fatti penalizzerebbe, in maniera quasi irreversibile l’Ospedale di Lamezia Terme. Bene, ora attendiamo concretamente che l’Ospedale di Lamezia venga considerato per quello che è, baricentrico per la Calabria intera e che andrebbe potenziato concretamente all’interno del complesso hub area centrale della Calabria”. Lo dichiara Massimo Cristiano, Già Consigliere Comunale

Rispediamo al mittente il taglio dei reparti paventato. Noi vorremmo una Sanità a misura d’uomo e che nessun territorio calabrese venga penalizzato. La Sanità pubblica rappresenta un diritto per tutti! Ci fa schifo la sanità per classi, dove se hai soldi potrai curarti, diversamente potrai aspettare anche un anno per una mammografia. Sulla Sanità a difesa del nostro territorio non faremo sconti a nessuno”.

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