Scontri Cosenza-Catanzaro, “sti pisciaturi”: il video social e l’ira giallorossa, “distorta la realtà dei fatti”

Un movimento di fede giallorossa, Catanzaro nel cuore, dice la sua in merito agli scontri di Cosenza di domenica: "intervenga l'OdG e Wanda Ferro"

StrettoWeb

“Quello che è successo prima, durante e dopo il derby tra Cosenza e Catanzaro è deprecabile e va condannato, ma ancora peggio è la distorta ricostruzione della verità soprattutto se questa viene fatta dalla sede regionale Rai della Calabria. Il servizio andato in onda sul TG3, finito persino al TG1, è stato volutamente alterato”. Comincia così la nota del Movimento Civico “Catanzaro Nel Cuore” relativamente agli scontri post derby nella città bruzia. A detta del movimento di fede giallorossa, alcune emittenti tv avrebbero alterato la realtà dei fatti raccontati.

Il video su Facebook

“La base del video sul quale è stata ricostruita la vicenda – si legge ancora – diceva ben altro. E su questo dovrebbe intervenire anche l’ordine dei giornalisti. Una cosa è la corretta informazione, ben altra cosa è la distorsione della realtà. Questo poiché si tratta di un video postato su Facebook da un signore di Rende che, schifato dal comportamento di alcuni tifosi cosentini, li offende in malo modo dicendo testualmente: ‘contro la polizia, contro i carabinieri, sti pisciaturi dei cosentini, quando ci vuole ci vuole, a verità, hanno fatto scoppiare bombe fino adesso, tre bombe'”.

“La reazione dei tifosi del Catanzaro è stata scatenata da un vero e proprio agguato fatto con torce e bombe carta da parte della tifoseria cosentina, brava poi a dileguarsi quando i tifosi giallorossi hanno deciso di difendersi dagli attacchi predeterminati dei sostenitori rossoblu – continua il movimento – Tra l’altro è anche falsa la notizia che vedeva coinvolte in prima persona famiglie con donne e bambini in un fast food, l’intervista al direttore del locale ha chiaramente evidenziato che nessuno dall’esterno è entrato nel ristorante anche perché le porte erano state prontamente chiuse. L’unico ferito che si vede ritratto in foto, sempre a detta dello stesso dipendente della multinazionale, è un ragazzo che si trovava fuori dal locale prima degli incidenti”.

L’affondo nei confronti del TG3

Nella nota si punta il dito soprattutto nei confronti del Tg Regionale: “Il TG3 Cosenza si legge nella nota – per partigianeria ha invece fatto passare un’altra versione, che dalle immagini che circolano e dalle notizie provenienti dai 20 pullman dei tifosi del Catanzaro sono ben diverse. Bisogna anche stigmatizzare le dichiarazioni di un sindacato di Polizia che ha raccontato una verità parziale e anche in questo caso non corrispondente alla realtà. Probabilmente il vero problema è stato il pessimo servizio d’ordine della Questura di Cosenza”.

“Non è possibile che prima della partita la dirigenza del Catanzaro all’interno della tribuna autorità sia stata fatta oggetto di insulti e sputi; che durante la partita i tifosi della Curva Nord del Cosenza hanno bersagliato il settore ospiti con lancio di torce e pietre e a fine partita con l’esplosione di bombe carta e bengala anche nei confronti della squadra giallorossa. Così come non è possibile che 20 pullman, auto e pulmini siano stati fatti passare da Rende dove, all’altezza di una rotonda stradale non c’era un congruo numero di forze dell’ordine”, precisa il movimento.

“Intervenga il Sottosegretario all’Interno Wanda Ferro”

“Era chiaro che in quella zona, con i mezzi che dovevano gioco-forza rallentare, ci poteva essere un punto di contatto. Era chiaro a tutti tranne alla Questura di Cosenza. Non è possibile che debbano pagare sempre i tifosi. A tal proposito invitiamo il Sottosegretario all’Interno Wanda Ferro a verificare se ci sono state falle nel servizio d’ordine e se così fosse prendere seri e celeri provvedimenti”, si chiude la nota.

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