“Sulla pelle e nel cuore. Quei bravi ragazzi che uccidono”: il saggio di Vittoriana Abate e Cataldo Calabretta

Vittoriana Abate e Cataldo Calabretta hanno presentano il loro saggio sul fenomeno del femminicidio: “Sulla pelle e nel cuore. Quei bravi ragazzi che uccidono”

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Raccontare dei femminicidi significa affrontare un fenomeno complesso sia dal punto di vista sociale che giuridico. Lo sanno bene Vittoriana Abate, giornalista e conduttrice di Raiuno, inviata di punta di “Porta a Porta”, lavora al fianco di Bruno Vespa da oltre 20 anni e Cataldo Calabretta, avvocato e docente di diritto dell’informazione, nonché volto noto al pubblico di Raiuno per essere stato consulente legale dei format più popolari. Hanno scritto “Sulla pelle e nel Cuore. Quei bravi ragazzi che uccidono” e condiviso tante esperienze televisive.

Con questo secondo progetto editoriale pianificato insieme (il primo è stato “Il ragionevole sospetto” ndr) attuano un vero e proprio lavoro di denuncia e di approfondimento sul drammatico fenomeno del femminicidio. Vi è la preziosa prefazione dell’Onorevole Martina Semenzato, presidente della Commissione Parlamentare d’inchiesta su Femminicidio e violenza di genere.

Partendo dalle storie di vittime di femminicidio e con le testimonianze di alcune donne sopravvissute, il saggio vuole sradicare la percezione patriarcale che ancora oggi prevale quando si parla di femminicidi.
In questi giorni il libro è stato presentato a Bruxelles nella sede del Parlamento Europeo ma anche presso la Sala Convegni di Palazzo Porti a Cirò Marina. All’iniziativa calabrese è intervenuto Sergio Ferrari, Sindaco del Comune di Cirò Marina e il Vice Sindaco Piero Mercuri. Gli autori, grazie alla moderazione dell’avvocato Teresa Paladini, consigliere dell’Ordine Avvocati di Crotone, hanno affrontato i punti cardini del loro lavoro.

Come si legge nell’introduzione al testo di Vittoriana Abate, bisogna “saper cogliere i primi segnali, senza sottovalutare neanche una spinta, perché uno schiaffo non è solo un colpo al viso. È un gesto che rappresenta un fortissimo abuso, una volontà di ferire il corpo e di insultare l’anima”.

Dal 2019 – ha precisato durante l’iniziativa l’avvocato Cataldo Calabrettac’è una legge denominata Codice Rosso rafforzata con le norme varate nel 2023 indispensabili per rinvigorire sia gli strumenti di prevenzione sia quelli di protezione delle donne nei casi di violenza domestica, stalking e maltrattamenti. Lo Stato ha fatto una scelta: la violenza contro le donne non è più un reato minore”. Hanno partecipato gli studenti dell’istituto Gangale e del Liceo Classico di Ciró Marina. Hanno posto domande agli autori e hanno letto stralci delle storie che sono state approfondite nel libro.

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