Vicinanza e solidarietà nei confronti dei genitori dei piccoli pazienti del Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina, che hanno manifestato davanti a Palazzo d’Orleans, a Palermo, viene espressa dai rappresentanti di Azione Sicilia. “Il centro – sottolinea Azione – rischia la chiusura dopo la riapertura della Cardiochirurgia pediatrica all’ospedale Civico di Palermo in collaborazione con il Policlinico San Donato di Milano”. “La chiusura di un centro specialistico e di riferimento, che ha salvato tantissimi piccoli pazienti, come il Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina non è concepibile. Il governo regionale – aggiunge il segretario regionale di Azione Sicilia Maria Saeli – si faccia portavoce dei numerosi pazienti e delle loro famiglie e chieda al governo nazionale risposte celeri e garantisca il diritto alla salute per tutti”.
“Condividiamo le richieste che i genitori dei piccoli eroi del Ccpm di Taormina portano avanti ormai da tempo affinché venga scongiurata la chiusura del reparto e si dia una speranza di stabilità alla cure di questi pazienti – afferma Andrea Ferrara, segretario provinciale di Azione Messina – È inconcepibile pensare di far fronte, in una Regione come la nostra, alle esigenze di questi pazienti con un solo centro di Cardiochirurgia pediatrica a Palermo. Questa evenienza alzerebbe di più di 50 minuti (passando dall’ora e mezza attuale, a circa 2 ore e 20) il tempo medio necessario per raggiungere un reparto di questo genere in Sicilia. C’è un’unica soluzione a questo problema: una deroga al Dm 70 per permettere l’esistenza di due centri di Cardiochirurgia pediatrica sull’Isola, mantenendo in vita quello di Taormina. Invitiamo l’assessore Volo e il presidente Schifani ad ascoltare il grido di aiuto che gli arriva da questi genitori e a farsene portavoce nelle sedi competenti”, conclude Andrea Ferrara.