Test in Calabria, drone con defibrillatore stacca di oltre 3 minuti l’ambulanza

Test in Calabria, drone con defibrillatore stacca di oltre 3 minuti l'ambulanza: "aumenta del 20% la probabilità di salvare il paziente colpito da arresto cardiaco"

StrettoWeb

Nuova simulazione organizzata ad Altomonte, in provincia di Cosenza, e che rappresenta il secondo test, dopo quello realizzato a Taranto, nell’ambito del progetto sperimentale Sanitary Emergency Urban Air Mobility (Seuam) della Società italiana sistema 118. Di cosa stiamo parlando? Un drone che trasportava un defibrillatore ha vinto la gara di velocità su un’ambulanza arrivando sul posto del paziente con un anticipo di 3 minuti e 11 secondi. Grazie a questi tempi aumenterebbe del 20% la probabilità di salvare la persona colpita da arresto cardiaco.

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Il test prevedeva l’invio in contemporanea di un’ambulanza, proveniente da Iersi (SP 121) ed un drone nel luogo dove necessitava il soccorso al paziente. A parità di punto di partenza, l’ambulanza ha dovuto percorrere un tratto stradale di 2,5 km circa, mentre per il drone con il defibrillatore la distanza coperta è stata, in linea retta, di circa 500 metri.

Le parole di Balzanelli

“L’arresto cardiaco improvviso – riferisce Mario Balzanelli, Presidente della Sis118 – uccide, inesorabilmente, ogni ora, almeno 8 italiani, e quasi 60.000 persone all’anno. Almeno il 40% di queste persone, colpite a qualsiasi fascia di età, possono essere salvate senza esiti neurologici invalidanti” se ricevono immediatamente il massaggio cardiaco e, quando indicata, entro i primi 3-4 minuti, la scarica elettrica erogata da un defibrillatore.

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