In tanti, nonostante siano passate diverse ore, probabilmente staranno continuando a tirarsi dei cazzotti, a darsi dei pizzicotti. Catanzaro sogna ad occhi aperti e continua a godersi un momento magico, sempre più magico con l’avvicinarsi della fine della regular season. Ieri, a suggellamento di un campionato straordinario alla prima in B dopo la promozione, il colpaccio in casa della capolista Parma, che al Tardini non perdeva da oltre un anno. Una prestazione perfetta, un risultato subito consolidato e mai in discussione: Vivarini ha imparato la lezione dell’andata, come evidenziato alla vigilia, e ha imbrigliato i ducali prendendosi la rivincita della cinquina dell’andata al “Ceravolo”.
Così, a sette giornate dal termine e con un rassicurante +12 sul nono posto, la squadra giallorossa è sempre più vicina alla matematica qualificazione agli spareggi. Tra l’altro, mantenendo questa posizione (la quinta), se la andrebbe a giocare da una prospettiva niente male. E se poi volesse puntare a qualcosa in più? Al netto dei piedi ben saldati a terra predicati da proprietà e allenatore, e al netto del colpaccio di ieri, la classifica dice che il Catanzaro è a -6 dal secondo posto, dunque ancora possibile con 21 punti a disposizione e con delle dirette concorrenti che – si è visto ieri – alternano grandi vittorie a sconfitte clamorose (Venezia e Cremonese hanno perso in casa contro Reggiana, in modo incredibile, e Feralpisalò).
Perché i tifosi possono sperare
Ci sono quindi dei buoni motivi per cui il Catanzaro può oggi sognare la Serie A. Sia chiaro: i tifosi non devono illudersi, ma vivere nella consapevolezza di essersi goduti una grande stagione, che comunque andrà getta le basi per un futuro importante. La matematica, e il campo, dicono però che la piazza può continuare a tirarsi cazzotti e a darsi dei pizzicotti. I motivi li elenchiamo qui di seguito:
- La classifica: il secondo posto è difficile da raggiungere, ma non impossibile, visti i risultati delle avversarie e la solita imprevedibilità della Serie B;
- Il calendario: complesso, delicato, molto in salita, ma che mette il Catanzaro nelle condizioni di affrontare – nelle prossime sette – Como, Venezia e Cremonese in casa. Della serie: tutto dipende dal Catanzaro stesso. Ma se dovesse compiere il miracolo, potrebbe accorciare, e anche di molto, su chi insegue, sparigliando un po’ le carte;
- Le prestazioni e i risultati: nelle ultime dieci partite il Catanzaro ha perso soltanto una volta. E’ la migliore striscia positiva stagionale e arriva tra l’altro nel momento clou, in Primavera, quando storicamente si decide il destino di un campionato;
- La posizione playoff: ad oggi il 5° posto è comunque grandioso, a prescindere da come andrà, considerando che la squadra è neopromossa e che partiva con l’obiettivo di salvarsi. Le distanze ad oggi dicono: +3 sulla sesta e -4 sulla quarta. Tutto è ancora possibile, ma già un 5° posto garantirebbe di giocare il primo turno playoff in casa, con due risultati su tre a disposizione. Senza dimenticare poi che, ad oggi, giocare in trasferta non sarebbe poi così male: nella classifica in trasferta, infatti, il Catanzaro sarebbe terzo, dietro solo a Cremonese e Parma. Un dato che evidenzia, una volta di più, come per la compagine di Vivarini non faccia differenza l’avversario né il campo. La mentalità è quella, sempre uguale, ed è la stessa che sta regalando ai suoi tifosi la possibilità di sognare.