Ballarino, che tristezza! Condivide su Facebook un post contro Bandecchi, poi lo cancella…

Il proprietario della Fenice Amaranto, che ambisce a diventare la Reggina, ritiene di attaccare Bandecchi condividendo una notizia su Facebook ma poi la cancella dopo aver raccolto un solo "Mi Piace" in 16 ore

StrettoWeb

Ballarino continua a regalare grandi emozioni. Rigorosamente fuori dal campo. Per raccogliere tutti i grandi show di questi sette mesi a Reggio Calabria servirebbe già una Super Collection. Di certo l’ultimo episodio della saga è una delle vette più alte dell’intera serie. Era sera tardi del giorno di Pasquetta, ieri notte, quando l’imprenditore catanese con la passione per il calcio ha pubblicato sul proprio profilo Facebook un post contro Stefano Bandecchi, condividendo un articolo di una testata giornalistica umbra in cui venivano riportate le motivazioni della sentenza con cui la Cassazione, nello scorso mese di ottobre, ha confermato il sequestro di 20 milioni di euro a Unicusano per evasione fiscale.

Un gesto sprovveduto, impulsivo, o un errore informatico (voleva mandare il link ad un amico?), fatto sta che la condivisione di un post contro Bandecchi da parte del proprietario de La Fenice Amaranto – che ambisce a diventare Reggina – è qualcosa di totalmente fuori dal comune. Al punto che dopo 15 ore con un solo “Mi Piace”, Ballarino ha deciso di cancellare il post. Forse qualcuno gli avrà fatto notare che 20 milioni di euro lui non li ha neanche mai visti e/o che 20 milioni di euro sono pressoché lo 0,5% dell’intero patrimonio di Stefano Bandecchi; in ogni caso, sui motivi della cancellazione possiamo fare soltanto speculazioni. Di sicuro sappiamo soltanto che Ballarino questo post prima l’ha messo e poi l’ha tolto. Quindi lui stesso ha ritenuto di aver sbagliato a condividerlo; o quantomeno non ha avuto il coraggio di lasciarlo online.

Screen post Ballarino contro Bandecchi poi cancellato

L’impressione è che Ballarino abbia davvero tanta paura di Bandecchi per il futuro della Reggina: le ultime uscite di Ferrero lasciano immaginare l’intenzione di Bandecchi di rilevare il marchio e la storia della Reggina (quella vera) dal Tribunale Fallimentare. Un’ipotesi su cui Bandecchi non s’è mai espresso, né ha mai confermato (ma, ad oggi, neanche smentito). Di certo sappiamo che Bandecchi aveva offerto 100 mila euro di contributo a Ballarino per aiutare La Fenice Amaranto che era (ed è) in enorme difficoltà. Ma l’imprenditore catanese ha rifiutato. E adesso lo attacca sui social. Che roba!

Che lo stile di Ballarino fosse questo lo avevamo capito la sera del suo arrivo a Reggio Calabria, con quel famoso “il signore ha un problema” rivolto pubblicamente al giornalista che faceva semplicemente una domanda.

Intanto dopo sette mesi tutte le promesse del business plan sono evaporate: Ballarino non ha mantenuto neanche uno degli impegni presi con il Comune, con la Città, con i Tifosi, con la Stampa. La squadra non è al primo posto (e neanche al secondo o al terzo e neanche vicina alle prime!), non ha fatto quella femminile né la scuola calcio, il Sant’Agata anziché valorizzarlo lo ha abbandonato e non ha alcuna intenzione di rilevarlo al punto che ha chiesto alla politica “un pezzo di terreno” per costruirsi un altro centro sportivo tutto suo (!); al Granillo non vanno neanche un decimo dei diecimila spettatori medi che il catanese aveva previsto nel progetto di cui si era innamorato Brunetti.

Eppure, nonostante tutto questo disastro, per Ballarino la sera di Pasquetta il problema più grande era quello delle motivazioni del sequestro a Stefano Bandecchi…

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