Bandecchi a StrettoWeb: “io come Thanos, voglio salvare l’Italia e poi ritirarmi. Ripepi a Reggio potete già chiamarlo Sindaco”. E sulla Reggina… | INTERVISTA

Stefano Bandecchi parla oltre 40 minuti ai microfoni di StrettoWeb: la Reggina, la candidatura di Massimo Ripepi a Sindaco di Reggio Calabria, l'ambizione di diventare Presidente del Consiglio e quella grande voglia di distruggere l'ipocrisia del politicamente corretto. L'intervista completa

L'intervista di Stefano Bandecchi a StrettoWeb: il video integrale
StrettoWeb

Stefano Bandecchi è spontaneo, genuino e sincero. Come sempre. Parla senza freni concedendosi per oltre 40 minuti ai microfoni di StrettoWeb presso la nostra Redazione, in riva allo Stretto di Messina. Ed è un fiume in piena. Iniziamo dalla Reggina, inevitabilmente, che è stato il gancio che lo ha portato ad impegnarsi per Reggio anche sotto il profilo politico. “Questo sgarro lo pagheranno politicamente” aveva detto in un’intervista a StrettoWeb del 23 settembre scorso, dopo la beffa da parte di Brunetti che non gli aveva voluto dare la Reggina nonostante fosse stata la stessa Amministrazione a chiedergli di impegnarsi per rilanciare il calcio a Reggio, per giunta preferendogli uno come Ballarino. Da lì è iniziata l’interlocuzione con Massimo Ripepi, fino a quel momento sconosciuto: “io le promesse le mantengo sempre, e oggi vi confermo quello che ho detto sei mesi fa. Quello che hanno fatto al Comune di Reggio lo pagheranno politicamente. La scelta della Fenice è stata una puttanata clamorosa. Massimo Ripepi potete già chiamarlo Sindaco. E’ scontato che vincerà, e non sto scherzando. Saranno due anni di campagna elettorale pancia a terra e vinceremo senza ombra di dubbio”.

Bandecchi è durissimo sulla Fenice Amaranto, dalla cui dirigenza sono arrivati molti attacchi nei giorni scorsi: “hanno detto che sono un disturbatore? Io credo che questi sono davvero poco intelligenti. Non sanno neanche quali nemici giusti devono individuare. Devono sciacquarsi la bocca e lavarsi i denti quando parlano di me, capire contro chi parlano e poi se smettessero di rompere i coglioni farebbero un passo avanti”, e poi sul marchio ha chiarito per l’ennesima volta la sua posizione, “non ho alcuna intenzione di prenderlo e fare un’altra squadra, sarei matto a partire dalla prima categoria, Reggina deve e può essercene solo una, se loro riescono a prenderlo da soli e non hanno problemi, io mi faccio i fatti miei e non intervengo; se loro non ce la fanno e hanno bisogno di una mano, io ci sono, lo prendo anche domattina, se costa 50 mila, 60 mila euro, non ho problemi, lo compro dal Tribunale domani mattina e lo do gratuitamente al Comune che lo da a loro. Io a questi signori ho già offerto 100 mila euro e li hanno rifiutati, hanno inventato la scusa di eCampus ma attenzione a non fare confusione, eCampus del mio amico Polidori gli direbbe subito di accettare questi soldi, non c’è alcun vincolo, loro non sono eCampus, non hanno nulla a che vedere, è solo una sponsorizzazione”.

Nel corso dell’intervista, chiediamo a Bandecchi se davvero pensa di riuscire a diventare premier con un partito alternativo alle grandi coalizioni e la sua risposta dimostra quanto ci creda sul serio: “se ce l’ha fatta il Movimento 5 Stelle, perché non potrei farcela io? Io raggiungerò da solo il 40%, se una cosa è già successa significa che si può ripetere e io dimostrerò che si può ripetere. Io voglio andare oltre destra e sinistra; sono un liberale, gli estremi si toccano, il fascismo così come il comunismo nasce da una scissione del partito socialista, io invece sono un liberale, mi interessa che tutti stiano bene. Il mio obiettivo è salvare l’Italia, renderla nuovamente grande, una potenza industriale, una potenza economica. E poi mi ritiro a godermi la vita, come Thanos che in Avengers dopo aver sterminato la metà della popolazione mondiale andò su un pianeta disabitato vivendo in pace facendo il contadino. Non romperò più le balle a nessuno e spero che almeno lì nessuno le rompa più a me”.

Particolarmente forte il passaggio sul suo stile spesso sopra le righe: “io sono fatto così, a me del politicamente corretto non importa nulla. Non vi piace come sono? Non mi votate! Non mi interessa. Io sono uno che nella vita ha fatto tante cose. E parlo e mi comporto così come sono. Non mi preoccupa chi non lo apprezza”.

L’intervista completa nel video a corredo dell’articolo.

L'intervista di Stefano Bandecchi a StrettoWeb: il video integrale
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