“Ecco come Trump può mettere fine alla guerra in Ucraina”. E Zelensky chiede aiuto: “così perderemo”

Come, secondo il Washington Post, Trump può mettere fine alla guerra in Ucraina. Mentre Zelensky chiede aiuto

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Donald Trump ha un piano segreto per mettere fine alla guerra fra Ucraina e Russia. Lo riporta il Washington Post citando alcune fonti, secondo le quali l’ex presidente ritiene che sia la Russia sia l’Ucraina “vogliono salvare la faccia e avere una via di uscita”. L’ex presidente è convinto anche che per alcune aree dell’Ucraina andrebbe bene essere parte della Russia. L’obiettivo, dunque, è premere su Kiev affinché ceda la Crimea e la regione di confine del Donbass alla Russia. Nei fatti avvicinarsi alle richieste di Putin, che ha sempre definito quei territori russi, come dimostrato anche dalle recenti elezioni. Trump, in caso di vittoria, si sente quindi sicuro di poter trattare, sedendosi al tavolo con Zelensky per convincerlo a cedere le parti confinanti.

Intanto proprio Zelensky ha chiesto aiuto: “è necessario dire al Congresso americano che se non aiuta l’Ucraina, l’Ucraina perderà la guerra”, ha dettodurante una riunione video della piattaforma di raccolta fondi United24 organizzata da Kiev. “La difesa aerea si sta esaurendo, se i russi continuano a colpire l’Ucraina ogni giorno come hanno fatto nell’ultimo mese, potremmo rimanere senza missili, e i nostri partner lo sanno”, ha detto ieri sera alla tv nazionale Zelensky, lanciando il più drammatico avvertimento dopo settimane di incessanti attacchi dell’esercito del Cremlino. Il presidente ucraino ha aggiunto che è necessario mobilitare 300 mila persone entro il primo giugno, ma non è sicuro che si riuscirà a farlo. “Il presidente Erdogan vuole mediare, ma la Turchia da sola non basta come mediatore”, ha aggiunto.

Le parole di Kuleba

I soldati ucraini “vengono attaccati in modo massiccio e direi anche di routine da bombe aeree guidate (russe, ndr) che spazzano via le nostre posizioni”: lo ha detto al Financial Times il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba. Secondo funzionari della difesa di Kiev, dall’inizio dell’anno le forze russe hanno lanciato contro il Paese circa 3.500 bombe aeree guidate, con un aumento di 16 volte rispetto all’intero 2023. Solo nella terza settimana di marzo, la Russia “ha lanciato oltre 700 bombe aeree guidate”, ha precisato di recente il presidente Volodymyr Zelensky.

“Le bombe aeree guidate russe sono molto semplici in sostanza, quindi non è possibile bloccarle, non ci si può nascondere da loro, l’unico modo per proteggersi è abbattere il bombardiere che le trasporta”, ha detto Kuleba, sottolineando che per raggiungere questo obiettivo, l’Ucraina ha bisogno di sistemi di difesa aerea significativamente più moderni.

L’intervento di Kyrylo Budanov

Kiev si aspetta un’altra offensiva russa per la fine di maggio: lo ha detto il capo dell’intelligence militare ucraina (Gur), Kyrylo Budanov, in un’intervista esclusiva all’emittente tedesca Ard, aggiungendo che la situazione al fronte è “difficile, ma sotto controllo. Si spingeranno un po’ più vicino a Chaziv Yar. Si muoveranno nella direzione strategica di Pokrovsk”, che si trova a circa 70 chilometri a nord-ovest di Donetsk, nell’Ucraina orientale, ha precisato. Budanov non si aspetta grandi cambiamenti sul fronte finché non inizierà l’offensiva russa.

“La situazione è abbastanza difficile, ma è sotto controllo”, assicura. Attualmente l’Ucraina ha urgentemente bisogno di “quantità aggiuntive di sistemi di artiglieria, quantità aggiuntive di munizioni”, sottolinea Budanov, aggiungendo che gli attesi proiettili di artiglieria – legati all’iniziativa della Repubblica Ceca appoggiata da diversi Paesi Ue, tra cui la Germania – non sono ancora arrivati. Senza un sostegno duraturo, le cose saranno “catastroficamente difficili” per l’Ucraina, aggiunge, confidando nel fatto che l’Ue compenserà la mancanza di aiuti statunitensi. Il direttore del Gur ribadisce inoltre le speranze di Kiev per la consegna dei missili da crociera Taurus dalla Germania, commentando che questo “ci renderebbe sicuramente la vita più facile”, poiché “per colpire i centri di comando, per colpire alcuni obiettivi molto importanti, è un’arma eccellente”.

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