“Un partito come il nostro, per quello che siamo, che rappresentiamo socialmente in tutto il Paese, ha come missione principale la tutela dei diritti dei più deboli e per raggiungere questo obiettivo deve caratterizzare quotidianamente la sua azione a fianco dei cittadini più deboli. A partire da coloro che non possono permettersi cure sanitarie a pagamento e mettono a rischio la loro stessa vita. Ecco cosa è e cosa deve
essere sempre il Pd: la prima istanza a difesa della sanità pubblica per tutti i cittadini”.
Così, in una nota, il capogruppo Pd in consiglio regionale Mimmo
Bevacqua intervenuto nel corso di un incontro organizzato dal Pd
lombardo sui disturbi alimentari che ha avuto luogo al palazzo del
Pirellone a Milano. “E’ fondamentale mettere in rete le nostre esperienze – continua Bevacqua –, e il Pd sa farlo come ha dimostrato anche la vostra presenza a Cosenza in occasione di un incontro sulla sanità pubblica sotto attacco,
organizzato qualche tempo fa dal gruppo Pd del consiglio regionale calabrese”.
“Noi siamo l’unico vero partito nazionale che, a tutte le latitudini, può rappresentare e difendere i cittadini mantenendo l’unità del Paese e una visione di insieme per lo sviluppo e la costruzione del prossimo futuro. La difesa della salute pubblica per tutti deve essere la nostra principale battaglia di civiltà a tutti i livelli. I disturbi alimentari, così come altre spesso silenti e insidiose patologie, fanno parte di quelle patologie che quasi sempre si riescono a curare soltanto a pagamento”.
“E come possono difendersi, invece, quelli che non possono consentirsi cure adeguate? Oppure possiamo pensare ai disturbi psichici latenti che sono alla base di una moltitudine di sofferenze che le fasce più deboli non si preoccupano neanche di individuare non avendone i mezzi”.
Bevacqua ha poi elaborato una proposta da concretizzare nel prossimo
futuro: “propongo che venga istituito un osservatorio nazionale che su scala periferica, regionale, porti avanti istanze del nostro partito facendo rete e comunicando sviluppi, così che una legge o un provvedimento adottato da una Regione o da un consiglio regionale possa fare da apripista per altre realtà. Perché la lotta per la difesa della salute pubblica è di tutti e per tutti. E va condotta con intelligenza e con una visione di insieme che garantisca gli stessi risultati sia al Nord che al Sud del Paese”.