Dopo che la Procura di Perugia, in seguito alla denuncia del Ministro della Difesa Guido Crosetto, ha aperto quel vaso di Pandora ormai noto come caso dossieraggio l’eco mediatica della questione ha travolto tutta Italia. E la Calabria, con Reggio in prima linea, è tra le regioni più discusse in tal senso. Basti pensare ai dubbi, sollevati da più parti, sul ruolo dell’ex procuratore di Reggio Calabria, Cafiero De Raho (vedi link in calce all’articolo) il quale conosceva il finanziare Striano e avrebbe anche personalmente firmati degli elogi professionali sull’operato del Luogotenente della Finanza.
Tra gli spiati sono comparsi i nomi di numerosi politici e personaggi pubblici. La Lega, in particolare, conta molti dei suoi esponenti tra gli attenzionati dai presunti dossier, non per ultimo il vicepremier Matteo Salvini. Tra questi anche il consigliere e candidato sindaco alle ultime elezioni amministrative a Reggio Calabria, Antonino Minicuci.
“Le intercettazioni sono tutte risalenti al 2021, tranne una che risale al periodo delle elezioni comunali – spiega lo stesso Minicuci ai microfoni di StrettoWeb -. Perché volevano sapere quello che facevo durante la campagna elettorale? Ha qualche collegamento con i brogli che ci sono stati? Con i morti che sono andati a votare? Con gli allettati che sono andati a votare? Lo dovrà scoprire la Procura della Repubblica di Perugia“. Il dottor Minicuci ha infatti presentato una denuncia alla Procura per “sapere questi accessi abusivi perché sono stati fatti“.
E’ una vicenda, secondo il consigliere comunale reggino, “che non ha eguali nella storia. Fosse successo in un altro paese sarebbe andata diversamente. Spero che la magistratura vada fino in fondo“, conclude. In alto il video con l’intervista completa.