Europee, che bordata di Vannacci a De Luca: “con me l’unica possibilità di raggiungere il 4%”. La risposta piccata di Cateno

Elezioni Europee, non sono mancati i botta e riposta tra Cateno De Luca ed il Generale Vannacci. I dettagli

StrettoWeb

L’ufficialità della candidatura del Generale Vannacci con la Lega in vista delle elezioni europee, ha dato vita a polemiche e varie tenzioni. Non sono mancati i botta e riposta tra Cateno De Luca ed il Generale: “il leader di Sud chiama Nord racconta fandonie. Non solo mi ha fatto contattare dai suoi sgherri per cercare di includermi nelle sue liste, ma ha insistito sino alla fine. Aveva già fatto preparare il simbolo del suo partito con il mio nome. Forse il fatto che alla fine abbia deciso di candidarmi come indipendente nella Lega lo ha fatto infuriare e gli ha tolto forse l’unica possibilità di raggiungere il 4%”, rimarca Vannacci.

De Luca: “patetica ricostruzione di Vannacci”

“Ho letto la patetica ricostruzione del generale Vannacci per tentare di uscire dall’imbarazzo nei confronti della Lega dopo che sono emersi alcuni retroscena dei suoi rapporti con me. Lui dice che è stato avvicinato da miei sgherri, mi tocca invece smentirlo e raccontare che sono stato avvicinato per conto suo da persone rispettabilissime ed alcune di pari grado del generale. All’ipotesi di un incontro con lui ho detto no, perché le sue “non idee” sono lontane dalla mia storia politica e dalla mia sensibilità umana. Ho sempre combattuto le disparità e sono sempre stato accanto a coloro che vengono ghettizzati per la loro diversità scagliandomi contro i vari “Vannacci“, è quanto afferma il leader di Sud chiama Nord, Cateno De Luca.

“Oggi alla luce di quanto accaduto nelle 48 ore successive all’ufficializzazione della sua candidatura nella Lega posso dire di aver fatto un buon lavoro avendo contribuito a far accettare buona parte delle folli condizioni poste dal Vannacci a Matteo Salvini. Ho fatto di tutto affinché Vannacci diventasse la mela avvelenata di Matteo Salvini esponendomi con interlocuzione e predisposizione di simboli per alimentare la “megalomania politica del Vannacci pensiero”, evidenzia De Luca.

Sapevo da alcuni miei autorevoli contatti all’interno della Lega che la trattativa con Vannacci si era arenata per la sua pretesa di avere un suo riferimento nel simbolo e la candidatura in tutti i collegi come capolista. Sono stato al gioco ed ho incalzato gli autorevoli intermediari a fare presto perché comunque io stavo depositando il simbolo e stavo chiudendo le liste per come poi effettivamente è stato. Ho fatto questo lavoro non per il Vannacci ma per mettere ulteriormente in evidenza l’inquietante personalità politica di Matteo Salvini, ormai sempre più un pugile suonato nel derby con Forza Italia. Ero certo che all’interno della Lega nessuno volesse Vannacci ed infatti tutti lo rinnegano, soprattutto la base che ha fatto grande la Lega. Adesso mi aspetto dai veri leghisti un vero “Vaffa” all’interno delle urne”, conclude De Luca.

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