Intimidazioni agli amministratori: la Calabria è la regione più colpita

Maglia nera per la Calabria per le intimidazioni alle figure amministrative: un aumento dei casi del 21% rispetto al 2022

StrettoWeb

Triste primato per la Regione Calabria che si aggiudica la medaglia d’oro per le intimidazioni agli amministratori. Un primo posto che non si vedeva dal lontano dal 2016. Secondo il report stilato da Avviso Pubblico sono infatti 51 i casi accertati ai danni delle figure amministrative, con un aumento del 21% rispetto al 2022.  “Nel 47% degli atti censiti lo scorso anno in Calabria – verificatisi in 31 comuni della regione – le tipologie più utilizzate per minacciare sono stati l’incendio o il danneggiamento di auto, case, terreni di proprietà, mezzi utilizzati per la raccolta rifiuti o strutture municipali”.

Maglia nera per la Provincia di Cosenza

Il report evidenzia anche che il 60% dei casi censiti nel 2023 si sono consumati nella provincia di Cosenza, che è anche il territorio calabrese più colpito dal 2010, con 252 casi (secondo posto a livello nazionale dopo Napoli)”. Solo nel 2023, sono 15 Comuni cosentini colpiti dal fenomeno.

Seguono poi le altre province con Reggio Calabria al secondo post (229 casi in 14 anni, terzo posto a livello nazionale), segue Catanzaro (113 casi, 13/mo), Vibo Valentia (111 casi, 14/mo) e chiude la classifica Crotone (96 casi, 19/mo posto).

Una media disastrosa

La media secondo i dati raccolti nel report è di 57 casi ogni anno. “Dal 2010 al 2023 sono stati 198 i Comuni calabresi colpiti da atti intimidatori, il 49% del totale presenti nella regione. Ogni anno la pubblicazione del report – afferma il coordinatore regionale Giuseppe Politanò, vicesindaco di Polistena – misura lo stato di pericolo in cui si trovano gli amministratori in Italia e dallo scorso anno anche in Europa.

“Oltre al dato quantitativo il report continua ad essere uno strumento necessario che sottolinea la presenza violenta delle mafie che condizionano le attività delle amministrazioni pubbliche e le numerose altre forme di intimidazione che, anche dopo la pandemia, stanno segnando una nuova dimensione e percezione degli amministratori locali da parte dei cittadini. Dopo diversi anni, purtroppo, la Calabria torna ad essere la prima regione italiana per numero di atti intimidatori e presenta numeri di intimidazioni superiori rispetto all’anno precedente”.

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