“La Bagnara che VogliAmo” contro l’amministrazione comunale: “non vogliono abbassare le tasse”

"La Bagnara che VogliAmo" contro l'amministrazione comunale: "non vogliono abbassare le tasse e dimostrano solo incapacità

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“Nel consiglio comunale di oggi si è veramente raggiunto il culmine,
allorquando l’intera maggioranza di governo, per voce dell’assessore Gramuglia, si è rivolta al Presidente del Consiglio per chiedere la sospensione dei lavori, poichè incapace di dare risposte al capogruppo di minoranza sulla questione della riduzione della TARI. Riduzione che doveva esserci già l’anno passato ma che è stata rimandata all’ approvazione del rendiconto del 2023 e che è stata ulteriormente rimandata sperando nel miracolo di acquisire i dati in maniera corretta entro maggio prossimo venturo, termine ultimo per l’invio delle nuove bollette di pagamento”. E’ quanto afferma in una nota il gruppo “La Bagnara Che VogliAmo”. “In altre parole, di abbassare le tasse non vogliono a che sapere. I limiti della maggioranza e della Giunta si sono manifestati in tutta evidenza nel Civico Consesso di oggi dovuti, essenzialmente, all’incapacità di gestire l’Ente in maniera corretta. Non solo, hanno l’ardire di chiedere ai cittadini ulteriori sacrifici ma sono proprio i nostri amministratori a non dare il buon esempio.
Ricordiamo che l’attuale Giunta non ha rinunciato ad un solo centesimo delle proprie cospicue indennità di carica come fatto dai loro predecessori che percepivano molto meno e con un taglio del 20% deciso spontaneamente”, rimarca la nota.

“Altra questione che ha mostrato ulteriori segni di incompetenza degli amministratori, oramai non più una novità, è la gestione del bilancio comunale. Rinunciamo oramai a trattare la questione delle opere pubbliche ferme al palo: è sotto gli occhi di tutti il nulla assoluto“, evidenzia la nota.

“Dal bilancio consuntivo 2023 si ricavano molte indicazioni, non solo tecniche. Da dati certificati a chiusura dell’esercizio dell’anno precedente emerge un preoccupante ed esasperato utilizzo della spesa pubblica che non ha prodotto alcun beneficio ai cittadini. Laddove spendessero tanto e bene allora si che si potrebbe dire che l’amministrazione ha operato correttamente. Ad oggi si è speso tanto e malamente con buona sorte di chi sperava in un cambiamento radicale di gestione dell’ente. I cittadini hanno oramai compreso quanta incapacità regni a Palazzo San Nicola e non la berranno più la favola del nuovo che avanza”, conclude la nota.

 

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