Massimo Ripepi: “con Bandecchi ho ritrovato la gioia di fare politica, faremo una grande rivoluzione anche se mi costerà la vita”

Intervista a Massimo Ripepi dopo il tour calabrese con Stefano Bandecchi: le parole del candidato Sindaco di Reggio Calabria ai microfoni di StrettoWeb

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Intervista a Massimo Ripepi: "con Bandecchi è iniziata un'avventura fantastica, faremo la rivoluzione del bene per Reggio"
StrettoWeb

Con Bandecchi ho ritrovato la gioia di fare politica”. Massimo Ripepi racconta ai microfoni di StrettoWeb le emozioni e i retroscena del tour elettorale intrapreso con Stefano Bandecchi nei giorni scorsi a Reggio e in Calabria. Ripepi ha utilizzato parole di grande affetto per l’imprenditore, “una persona vera, molto compatibile con il mio modo di essere e di fare. E’ nato un collegamento spirituale, ho visto anche nei suoi atteggiamenti estremi la sua genuinità. La Bibbia dice ‘adiratevi e non peccate’, tutti ci arrabbiamo. Vedere un 64enne plurimiliardario che ha casette in tutto il mondo e potrebbe starsene lì, venire invece su un camper nei giorni del suo compleanno a Reggio Calabria con quella gioia, con quel cuore, con quel fuoco dentro, mi ha fatto ritrovare la forza di superare tanti ostacoli”.

Nel corso dell’intervista, Ripepi ha spiegato anche perchè è uscito da Fratelli d’Italia contestando le scelte dei leader nazionali e spiegando il suo progetto politico per la città: “Reggio ormai è diventata una città-esperimento, siamo come dei topi da laboratorio. Io farò di tutto per cambiare la mia città, è troppo bella per essere così umiliata, vilipesa. I leader nazionali ci considerano contaminanti, vengono sempre con distacco. E’ gravissimo quello che dice don Ciotti e soprattutto che nessuno dica nulla, che nessuno gli risponda. Serve coraggio, e io ho deciso di averlo. A mia moglie l’ho già detto: probabilmente morirò in questa battaglia. Ma preferisco morire così anziché da deficiente che non fa niente per il bene della propria terra”.

Questa Amministrazione – dice poi Ripepi riferendosi a Falcomatà, Brunetti & Company – ha fatto tutto quello che si poteva fare, in tutti i settori, per devastare distruggere la nostra città. Quest’ultima distruzione, quella della Reggina, è molto significativa: se loro avessero scelto Bandecchi avrebbero trovato un grande imprenditore che li avrebbe poi sempre supportati, invece prima l’hanno chiamato e poi l’hanno respinto. Menomale che c’è quella intervista che ha fatto Gianni Latella in cui lui stesso spiega come sono andate le cose: hanno fatto tutto loro. Io mi sono avvicinato a Bandecchi dopo, lui era arrabbiato giustamente con loro, io facevo opposizione, e ci siamo trovati sulla stessa posizione. Dalla parte giusta, ovviamente. Perchè è la città e sono i cittadini a pagare per le scelte folli della amministrazione. E sulla Reggina noi stiamo pagando: avevano scritto nel business plan che il primo anno sarebbero andati in C, il secondo anno in B, che avrebbero fatto investimenti sul Sant’Agata, che avrebbero fatto la squadra femminile, le giovanili, e invece non hanno fatto nulla di quello che avevano promesso. Io non conoscevo Bandecchi, ho solo detto da subito quello che tutti avrebbero dovuto dire: com’è possibile che hanno dato la squadra a questi? Perchè? Bandecchi ancora oggi ha desiderio di giustizia su questo, anche nei confronti di Reggio e dei Reggini. Questo modo di fare è la chiave di volta per salvare la città”.

Lui – prosegue ancora Ripepivuole fare una grande rivoluzione a livello nazionale e io la sposerò; partiremo dal territorio e nel mio caso da Reggio. Alle Europee mi candiderò per servizio ma anche come impegno e di misurazione. Il mio obiettivo unico e solo è quello di fare il Sindaco di questa città e di salvarla: non posso cambiare l’Europa prima di cambiare la mia città: la candidatura alle Europee è un elemento di partenza che serve per sostenere il progetto della rivoluzione a Reggio”.

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