Meloni a 360°: “vi racconto tutto”. Sorprende su Ilaria Salis: poi europee, riforme, Salvini, Superbonus

Le parole del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni a Porta a Porta, su Rai 1: tantissimi argomenti affrontati, da Ilaria Salis alla Manovra

StrettoWeb

Lungo intervento di Giorgia Meloni a Porta a Porta. Su Rai 1, di fronte a Bruno Vespa, il Presidente del Consiglio ha affrontato numerosi argomenti, a partire da Ilaria Salis“La campagna politica che la sinistra sta mettendo in piedi su Ilaria Salis rischia di non aiutarla”, servono “meno parole e più fatti. Forse dovremmo abbassare un po’ la pressione e riportare la questione a livello di moral suasion”, ha detto il Prmier. Vedere le manette ai polsi di Ilaria Salis “mi impatta – dice Meloni – perché non siamo abituati. Ma in Ungheria questo trattamento vale per tutti, non solo per lei. Su questo, abbiamo fatto sentire le nostre ragioni al governo ungherese”.

Riforme

“Sulla legge elettorale non siamo intervenuti. Io personalmente sono abbastanza laica sul ballottaggio, l’importante è portare a casa la riforma che considero l’eredità più importante che posso lasciare. Non è una riforma che riguarda me, ma quello che succede dopo e se non proviamo a farla noi che ne abbiamo la possibilità allora vuol dire che non abbiamo il senso della responsabilità che ci portiamo dietro”, aggiunge.

Premierato

Quanto alla riforma del premierato, che vede contraria la sinistra, la controproposta “di cancellierato non risponde alle sue reali intenzioni. La ragione reale per cui sono contrari è perché preferiscono un sistema in cui i governi si fanno nei palazzi e sulla pelle dei cittadini, senza tenere in considerazione” il voto. “Il cancellierato in Germania” si traduce in governi basati “su larghe intese. Loro si sono sempre detti contrari alla nostra riforma sostenendo che indebolisce i poteri del Presidente della Repubblica, ma io sono stata molto attenta” a preservarli, “e nel cancellierato ha minori poteri, dunque le cose non si tengono”.

“Quello che volevo – spiega – è una riforma che non mettesse in discussione l’autorevolezza e l’unità che il Capo dello Stato garantisce, ma cambia molto quando hai un mandato diretto dei cittadini, perché ai cittadini rispondi. Quando hai un mandato che viene dai partiti rispondi a loro. Il Presidente della Repubblica è il garante della Costituzione, questa disparità non la vedo. Dopodiché, vogliamo introdurre anche l’elezione diretta del presidente della Repubblica? Io non sono contraria”.

Superbonus

“Era una misura pensata troppo male”, con “gli altri bonus edilizi sono costati quasi 200 miliardi. Una legge finanziaria vale tra i 20 e i 30 miliardi di euro. Che cosa abbiamo fatto con queste risorse? Ristrutturato meno del 4% del patrimonio immobiliare, in prevalenza seconde case, con un costo di 135 euro su ogni cittadino, neonati compresi. E Conte lo conferma, perché a un certo punto ha detto: diversi esponenti di maggioranza hanno usato il Superbonus. Quindi noi abbiamo usato questi soldi per far ristrutturare casa ai parlamentari? Meno male che dovevano aprire il Parlamento come una scatoletta di tonno”, continua la Premier.

Manovra

“Sul fisco non si può dire che abbiamo favorito gli autonomi rispetto ai dipendenti: abbiamo abbattuto il cuneo contributivo, una cosa che vale 100 euro in più al mese in busta paga e che ci è costato da solo 10 miliardi. Ovviamente – sottolinea Meloni – sono per mantenerlo nella prossima finanziaria. Poi quando hai 200 miliardi di bonus edilizi non è facilissimo, ma facciamo del nostro meglio”.

Elezioni Europee

In Europa “il mio unico obiettivo è cambiare la maggioranza: non sono disponibile a nessun accordo strutturale con la sinistra. L’obiettivo è portare il modello italiano in Europa con una maggioranza di centrodestra con al centro i conservatori, che possono essere l’ago della bilancia, il presidente della Commissione arriva dopo. Quello che assolutamente non dobbiamo fare è dividerci tra di noi, perchè così facciamo un favore alla sinistra. L’obiettivo non è facile da raggiungere ma è alla portata. Se poi ognuno di noi alza la bandierina ci troveremo al governo con i socialisti e il Ppe”. Con Ursula Von der Leyen “ho costruito una collaborazione perché era doveroso farlo, io devo portare i risultati a casa per l’Italia. Le elezioni poi sono altra cosa, Von der Leyen e’ la candidata alla commissione della Ppe mentre Io sono Presidente dei conservatori europei che potrebbero avere anche un loro candidato, dobbiamo ancora deciderlo”.

“Le ricostruzioni” sul sostegno a Von der Leyen “sono surreali, sono filosofia, perché chi farà il presidente della Commissione si vede sulla base di come votano i cittadini” e “non si decide prima a tavolino”. “Nel 2019 Fdi non ha votato per la von der Leyen” e la Commissione Ue “secondo me ha fatto molti errori, tanto che diverse vittorie che cita oggi la presidente sono un cambio di rotta. Quando ho dovuto criticare la Commissione l’ho criticata”, dice Meloni rivendicando di essere a capo dell’unica forza politica che “non ha mai fatto accordi con la sinistra”.

Quanto a Viktor Orban nel gruppo dei conservatori guidato da Giorgia Meloni se ne parlerà dopo le elezioni. “Il partito di Orban ha manifestato interesse a dialogare con i conservatori, è una ipotesi che va confrontata con le altre delegazioni di Ecr, non penso – dice la premier – se ne parlerà prima delle europee. Poi, si sa come la penso, per me ricomprendere è sempre meglio che isolare”.

Test per i magistrati

Il test psicoattitudinale “per le forze dell’ordine c’è, per le forze armate c’è, esiste per i magistrati in diversi Paesi, le modalità – sottolinea la premier – sono decise dal Csm non capisco lo scandalo. Chi si straccia le vesti contro una cosa di buon senso non fa un grande servizio alla magistratura vede la maggioranza dei magistrati d’accordo”.

Salvini

I rapporti con Salvini non sono affatto pessimi, spesso scherziamo sulle ricostruzioni della stampa. E’ vero che, soprattutto all’inizio dell’esperienza del governo, ci siamo frequentati anche fuori dal lavoro ed è nata un’amicizia che va anche fuori dalla politica”. Le partite a burraco con Francesca Verdini, fidanzata del vicepremier? “Eh Francesca gioca, gioca… poi io sono molto competitiva e mi arrabbio se perdo”.

Medio Oriente

“Bisogna continuare a lavorare, insistere, continuare a chiedere il rilascio incondizionato degli ostaggi, che deve camminare di pari passo con qualsiasi richiesta di cessate il fuoco. Il lavoro che sta facendo il governo italiano” sulla crisi in Medio Oriente “è molto importante, anche sull’aiuto alle popolazioni civili, un lavoro che come sempre ci qualifica sulla nostra umanità”.

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