Milazzo, in sala giunta primo confronto tra il Garante dell’infanzia e i dirigenti scolastici

Costruire una rete territoriale interconnesse per poter affrontare in maniera sinergica le problematiche che interessano gli adolescenti ed i giovani

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Costruire una rete territoriale interconnesse per poter affrontare in maniera sinergica le problematiche che interessano gli adolescenti ed i giovani. È questo l’obiettivo che l’ufficio del garante per l’infanzia e dell’Adolescenza del Comune di Milazzo, guidato da Antonio Napoli ha rappresentato ai dirigenti scolastici degli istituti comprensivi e superiori di Milazzo al fine di dare un contributo al problema del disagio dei minori. Un incontro molto partecipato quello aperto dal saluto del sindaco Pippo Midili (presenti gli assessori ai servizi sociali Pasquale Impellizzeri, alla pubblica istruzione Lydia Russo e allo sport, Antonio Nicosia) nel corso del quale è stato anche presentato il “manifesto dei diritti dei fanciulli” preparato dagli studenti del Liceo Artistico e realizzato dall’editore Antonio Lombardo. «Un primo confronto – ha detto Napoli – per avviare un percorso comune con le scuole trasmettendo il messaggio che esiste qualcuno pronto ad ascoltare, assieme agli assistenti sociali che operano al Comune, e intervenire per risolvere eventuali situazioni di disagio. L’intento è poi quello di poter aprire uno sportello all’interno di tutti gli edifici scolastici”.

Nel corso dei vari interventi è emerso come ogni fascia d’età riservi della criticità che occorre saper cogliere individuando gli argomenti giusti per fare leva sui ragazzi, cercare di infondere in loro fiducia quale antidoto ad ogni malessere che provoca devianze. Presente ai lavori anche la responsabile dell’Osservatorio d’area, Antonella Costantino, la quale ha sottolineato «la necessità del momento storico-educativo di connettere i protagonisti della formazione e della cultura della comunità territoriale e delle famiglie per agire insieme nel promuovere la crescita degli studenti, che aspettano d’essere accompagnati per contrastare le loro insicurezze e rendersi consapevoli e partecipi attori della vita da cittadini responsabili”.

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