Mimmo Toscano: “seguo la Reggina con tristezza, Reggio non può vivere di promesse”

Le parole dell'ex allenatore della Reggina Mimmo Toscano a qualche giorno da una nuova promozione, quella con il Cesena

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Qualche giorno fa ha festeggiato la sua ennesima promozione dalla Serie C alla B, blindando la sua fama da mago della terza serie. Mimmo Toscano è un maestro o, come dice qualcuno, un cannibale della C. Ce l’ha fatta ancora, a Cesena questa volta, quattro anni dopo la sua Reggina, e la sua Reggio Calabria, che avevano fatto seguito alle promozioni con Cosenza, Novara, Ternana.

L’allenatore reggino ha parlato a Radio Gamma No Stop e non potevano mancare le similitudini tra le ultime due promozioni. “Dal punto di vista affettivo a Reggio Calabria è la più bella promozione, ovviamente, ma qui a Cesena è la più gratificante sotto l’aspetto lavorativo. Similitudini tra Reggio e Cesena? Il gruppo. Calciatori che costruiscono qualcosa insieme, che hanno un obiettivo comune. Questo ho visto, anche a Terni”.

Toscano non ha nascosto amarezza e tristezza per le vicende attuali in casa amaranto: le vicende della Reggina le seguo sempre, anche se ora con molta tristezza. Reggio ha bisogno di programmare e costruire qualcosa di importante, non può vivere alti e bassi, promesse. La città ha bisogno di certezze, di gente che vuole investire sulla sua bellezza. Il calcio è così tanto trainante, per questo ha bisogno di persone che vogliano investire in qualcosa di importante. Gallo? Del passato non ne voglio parlare sennò mi viene il magone. Per me è stato un orgoglio e un onore riportare la Reggina dove meritava, poi il calcio è ciclico”.

Quando scenderò in Calabria? Spero presto. Ultimamente scendo poco, prima lo facevo solo per andare a vedere mio padre, ma ora lui si è trasferito da mia sorella a Latina. Se scendo, lo faccio per i parenti o per andare a trovare mia madre al cimitero. Però saluto tutti i reggini che ho sempre nel cuore”.

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