Nuovi No Ponte, vecchie fake news: neanche Basile e i suoi sono immuni

Federico Basile e i suoi, durante la manifestazione No Ponte a Capo Peloro, hanno proclamato una serie di inesattezze

StrettoWeb

Durante la manifestazione No Ponte a Capo Peloro, dove Cateno De Luca e Federico Basile hanno espresso la loro contrarietà all’infrastruttura per la quale, fino a poco tempo fa, erano favorevoli, le inesattezze espresse, a livello tecnico e non, sull’opera e sulla fase di cantierizzazione, sono stata tante. A farle emergere, in un articolato resoconto su pontesullostrettonews.it, è l’ingegnere Peppe Palamara.

Si parte dal sindaco Basile che dice: “Intanto grazie perché siete davvero tanti“. Peccato che nel preciso momento in cui Basile parla, spiega Palamara, la folla sia composta da 181 persone contate, come è possibile vedere dalla foto in alto. “Un po’ poche considerando che la Sicilia fa 4.790.719 di persone alle quali serve il ponte per non pagare 6 miliardi e mezzo l’anno di costo di insularità“, spiega Peppe Palamara.

E poi ancora Basile: “La città oggi non può camminare come un foglio di carta disegnato di quello che è lo stato attuale“. Come si spiega nell’articolo di Ponte sullo Stretto News, però, “il 18 marzo 2024 la Stretto di Messina ha prodotto 971 nuove tavole con il PD 2024 cioè 9.251 tavole prodotte contro le 8.280 del PD 2011 (vedi elaborato GER0000_revB del PD 2024). Logicamente quelli tra i nuovi elaborati che facevano riferimento a planimetrie su ortofoto o aerofotogrammetrie, queste sono state “calate” su cartografie 2024, come ad esempio le 28 nuove tavole sugli espropri di Messina e provincia da SER0004 a SER0056. Vale lo stesso per le nuove tavole di integrazione alla richiesta VIA (valutazione di impatto ambientale), che sono notevolmente più numerose“.

Federico Basile, sempre durante la manifestazione, sostiene che il progetto definitivo del Ponte non sia mai stato approvato dalla società Stretto di Messina. In verità “il PD 2011 (nella nuova relazione del progettista questo è l’acronimo adottato) è stato approvato dalla società Stretto di Messina, stazione appaltante, il 29 luglio 2011“.

Ma per il sindaco di Messina “Non si può pensare di prendere un documento di 10 anni fa aggiornarlo cambiando la data e dire che quello è il ponte sullo stretto di Messina […] Noi oggi ci stiamo trovando a discutere su carte che non sono totalmente quello che riguarda la nostra città“. A questo Palamara risponde evidenziando come “Basile rafforza altre due volte il concetto precedente (lo farà anche dopo il vice sindaco), ma come abbiamo detto questa semplicemente è una cosa non vera. Già qualche giorno fa lo avevamo smentito sulla sua preoccupazione riguardo ad una fantomatica ferrovia (sic! voleva dire tracciato stradale), che avrebbe cancellato il fabbricato del compostaggio di Pace dove lui produce il 40% del suo 58% di riciclaggio (vedi questo mio articolo per approfondire e vedi figura che segue). Infatti ieri non è tornato sull’argomento. Il fatto è che suoi “esaminatori di carte del progetto” sono approssimativi e di conseguenza lo è lui nei sui comizi“.

Infine, Federico Basile afferma che al ministero gli “è stato detto che probabilmente per aiutare la circolazione, perché ci saranno oltre 170 camion che passeranno per spostare gli inerti, si utilizzerà la strada statale 113 per prendere l’autostrada a Villafranca“.

Ecco “probabilmente”, non sarà così – spiega Peppe Palamara –. Per quanto riguarda i camion e i flussi di traffico, i camion di cantiere influiranno solo il 4% sui flussi di traffico, il dato è assolutamente risibile, vedi figura che segue“.

Condividi