Ospedale di Cosenza “tra i peggiori d’Italia”: continua la polemica

Il commissario De Salazar replica a Guccione mentre Ciacco chiede le sue dimissioni: "l'ospedale una nave senza senza cocchiere"

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“Avrei il piacere di incontrare l’on. Guccione poiché sono assolutamente d’accordo con lui, con alcune correzioni”. E’ la replica di Vitaliano De Salazar, commissario dell’azienda ospedaliera di Cosenza, dopo le dichiarazioni di Carlo Guccione, componente della direzione nazionale del PD, il quale ha definito l’ospedale “Annunziata di Cosenza il peggiore d’Italia”.

“E’ tutto vero quanto sostenuto dall’On.le, fino a dicembre 2022, quando io non c’ero e lui si. Se avrà anche lui, il piacere di incontrarmi gli potrò rappresentare, – conclude De Salazar – dati alla mano l’inversione di tendenza per ciò che concerne la produzione sanitaria, i ricavi e le maggiori prestazioni ottenute nell’ anno 2023. Lo attendo e lo saluto cordialmente”.

Il consigliere Ciacco chiede le dimissioni di De Salazar

“La livorosa nota, redatta da De Salazar, in replica ai documentati rilievi dell’onorevole Guccione, fa scompisciare dalle risate. Infatti, De Salazar, da una parte, ammette e certifica il disastro gestionale dell’Azienda ospedaliera di Cosenza, perpetrato, fino a dicembre del 2022, dai suoi sodali di cordata. Con il che, dandogli il bacio di Giuda, consegna al pubblico ludibrio, finanche, il feudatario  della Cittadella regionale, il quale, di quella stagione e di quei valvassini, è stato il padrino incontrastato”. E’ quanto dichiara Giuseppe Ciacco, consigliere provinciale e comunale di Cosenza.

“De Salazar manda in scena un esilarante siparietto e, gracidando, ci consegna  una mirabolante narrazione: dice che, da quando lui è diventato il manico dell’Azienda ospedaliera di Cosenza, la produzione, i ricavi e le prestazioni sono, miracolosamente, lievitati. E, forse, a ben rifletterci, il De Salazar ha, effettivamente, ragione”.

“Infatti, con lui, manico dell’Azienda ospedaliera di Cosenza, per esempio, si sono certamente impinguati i ricavi e la produzione di quel commerciante all’ingrosso di articoli medicali ed ortopedici di Milano (la HMH Italy srl), beneficiato, per chiamata diretta, con una consulenza specialistica giuridico, tecnico-amministrativa al costo annuo di 158 mila euro. Ancora, con De Salazar, è certamente, aumentata la produttività delle domande di trasferimento degli infermieri dal blocco operatorio unico”.

“E occorre riconoscere che il De Salazar ha conseguito un successo strepitoso, perché si tratta di un aumento vertiginoso: si parla di decine di domande di trasferimento, tutte, sorrette dalla stessa motivazione: incompatibilità e inconciliabile conflittualità ambientale. Un fuggi fuggi generale, che farebbe dire al sommo poeta che, quel blocco operatorio, è “nave senza nocchiere in gran tempesta, non donna di provincie, ma bordello!”.

“Dove, addirittura, può anche accadere di dimenticare le garze negli addomi dei pazienti. E, a proposito, della garza di 5 cm dimenticata, a fine febbraio, nell’addome di un paziente, dica il De Salazar, che esito ha avuto il farlocco audit tenutosi il 28 marzo scorso. Come mai  quell’audit è stato convocato con due convitati di pietra? A  quell’audit non sono stati convocati una signora e un signore, che, pure, risultavano presenti al tavolo operatorio della “dimenticanza”.

“E, ancora, con De Salazar, per esempio, è certamente aumentata, nelle sale operatorie, a produttività delle mosche; è certamente aumentata la produttività dei dispositivi mono uso riutilizzati; sono, certamente, aumentate le prestazioni degli infermieri sprovvisti di equipaggiamenti sterili. E, tuttavia, la performance più strepitosa declinata dal De Salazar è la produttività nei posti letto. Ne ha prodotto 305 in meno”.

“L’Ospedale di Cosenza è stato, scelleratamente, sventrato. Basta, basta, basta! De Salazar si dimetta! Lei, De Salazar insieme al suo cortigiano cerchio magico, avete avvelenato e intossicato il clima all’interno dell’Ospedale, avete instaurato una sorta di strategia del terrore; state umiliando le migliori energie dell’Ospedale, state oltraggiando il decoro della città di Cosenza”.

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