Ponte sullo Stretto, passeranno regolarmente tutte le navi del mondo: altezza OK anche per i “giganti del mare” | DETTAGLI

Ponte sullo Stretto, l'esperto smentisce l'ennesima bufala dei No Ponte e spiega come e perchè non ci sarà alcun problema al transito delle grandi navi, neanche per i "giganti del mare"

StrettoWeb

Ulteriori elementi di scienza e chiarezza sul Ponte sullo Stretto e in modo particolare sulla fantomatica controversia, alimentata dall’ignoranza dei No-Ponte, sul tema delle navi grandi e sul loro transito nello Stretto di Messina dopo la realizzazione dell’opera. Il General contractor e la società “Stretto di Messina” hanno confermato nelle scorse ore e per l’ennesima volta la banalità che anche le navi più grandi al mondo potranno passare sotto il Ponte.

Vincenzo Pistone, commissario di bordo nelle navi della Marina militare per oltre vent’anni e studioso del progetto del collegamento stabile sin dall’inizio degli anni Duemila, nonché fondatori di Rete civica per le infrastrutture nel Mezzogiorno, è andato meglio nel dettaglio: “In premessa, vorrei sottolineare come e dove nasca l’equivoco. È quando si parla di “Franco navigabile” e di “Franco minimo”. Su questo argomento si è fatta e si continua a fare molta confusione, sicuramente per scarsa informazione e scarsa conoscenza dell’ingegneria applicata ai ponti. Le norme internazionali per la sicurezza dei traffici marittimi prevedono che tutti i Ponti realizzati su importanti vie d’acqua devono garantire sempre una altezza minima di 65 metri sul livello del mare. Il “Franco minimo navigabile” del Ponte sullo Stretto e ripeto, “Franco minimo navigabile” dove la parola “minimo” viene sempre omessa, prevede un’altezza minima di 65 metri, nel canale centrale largo 600 metri dello schema di separazione  del traffico sullo Stretto, avente due corsie ampie 300 metri”. 

“Anche le zone di mare laterali, comprese tra la costa e i limiti esterni delle corsie di traffico, saranno ampie 1350 metri, avranno un “Franco minimo” di 50 metri e saranno impiegate per il traffico costiero e il traffico locale (compreso quello da diporto, da pesca, propulsione meccanica, a vela e/o a remi di lunghezza inferiore a 20metri). Il “Franco minimo navigabile” di 65 metri – prosegue l’esperto – sarà una condizione limite di assai improbabile concretizzazione (prove di carico escluse) e questa altezza si avrà in presenza delle massime condizioni di carico totale che il Ponte potrà sopportare e che si otterrà sommando il massimo carico stradale a quello ferroviario”.

“L’altezza del “Franco navigabile”, cioè l’altezza dal livello del mare alla parte inferiore dell’impalcato sarà di 74 metri e consentirà il passaggio di tutte le navi. L’impalcato, in base al traffico stradale, si fletterà di 70 cm e di 3-4 metri per il traffico ferroviario. Il peso sul Ponte sarà comunque monitorato, grazie a centinaia di sensori, dalla Sala operativa del Centro direzionale in Calabria, che sarà in collegamento continuo con tutte le principali Autorità e con il “Vts”, il “Vessel Traffic Service” di Messina, per i servizi di assistenza, incremento della sicurezza ed efficienza del traffico marittimo e per la protezione dell’ambiente da parte della Guardia costiera che è l’Autorità competente in materia di “Vts”. Il “Vts” – aggiunge Pistone, oltre al servizio “Nas” (assistenza alla navigazione) fornisce anche il servizio “Tos ” (orga – nizzazione del traffico) che riguarda la pianificazione preventiva dei movimenti delle navi per evitare la congestione e il verificarsi di situazioni di pericolo, ed è particolarmente rilevante in momenti di alta densità di traffico o quando il transito di trasporti speciali può avere effetti sul flusso del traffico. Il servizio di organizzazione del traffico può essere erogato all’interno dell’area “Vts” e solo in determinate zone di questa. Tutti i “giganti del mare ”verrebbero guidati per poter passare sotto il Ponte in sicurezza”.

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