Reggina, Falcomatà ancora sulla Fenice. Poi la battuta sui nuovi imprenditori e su… Foti e Moratti

Le parole del Sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà a Radio Touring: Fenice, nuovi imprenditori, Sant'Agata, Granillo, Foti e Moratti

StrettoWeb

Il Sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà è tornato a parlare della questione Reggina, della Fenice Amaranto, di potenziali nuovi imprenditori, del passato con Moratti vicino e di Lillo Foti. Il giudizio sull’attuale società non cambia. “Ballarino ha detto che ho ragionato da tifoso? Non sono d’accordo – esordisce il primo cittadino a Video Touring – Il tifoso guarda al risultato sportivo, al modulo. Essere vicino, se si rivolge all’Istituzione, dico che le Istituzioni sono presenti allo stadio e alle interlocuzioni. Quando parlo di vivacchiare non attacco. Massimo rispetto per Ballarino, Praticò e società. Però è una constatazione di fatti, anche rispetto a quella che vuole essere un’ambizione“.

“Dobbiamo capire – continua – dove vuole andare questa squadra e questa città. Continuare a vivacchiare non ce lo possiamo permettere. E’ una volontà, è un’ambizione, un impegno, alla quale tutti siamo chiamati. Il Sindaco però non si ferma a questo, nel dirlo ci deve essere un impegno generale a uscire dalla Serie D e poi a programmare. E’ molto più facile programmare una promozione dalla B alla A che dalla C alla B. Non vivacchiare significa che una città come Reggio Calabria non può accontentarsi di un 4° posto o giocarsi con spensieratezza i playoff sperando di giocarsela per l’anno prossimo“.

L’interesse intorno alla città

Sull’interesse intorno a città, strutture e squadre, Falcomatà si sbilancia: “intanto evitiamo di farci male da soli dicendo che in questa città non c’è niente e che non si può investire. Vi dico che invece è il contrario, sulla capacità attrattiva che ha Reggio. Sicuramente non abbiamo bisogno di avventurieri e sprovveduti, però è giusto far capire che la città ha voglia di accogliere chi vuole fare l’investimento. Intorno alla Reggina c’è sempre stato un interesse. Foti nell’86’ aveva 36 anni. Quindi ora ci sono le nuove generazioni. Oggi sicuramente c’è un interesse intorno alla città. La società oggi c’è, ma è chiaro che chi vuole investire per le strutture parla col Sindaco, chi invece vuole la società è chiaro che dovremmo parlarne con chi oggi è proprietario. Io con la Fenice ho rapporti sereni, istituzionali”.

Il rimpianto

In riferimento all’interesse costante e importante per Reggio, Falcomatà cita un passaggio, anzi un rimpianto, sulle interlocuzioni con la famiglia Moratti, ex patron dell’Inter. I tempi furono ristretti, Gallo fu più rapido e si inserì: “io ho un rimpianto, quello di aver avuto la possibilità di portare in città una delle più grandi famiglie del nostro calcio, la famiglia Moratti. Per un paio di giorni in più… Loro avevano chiesto i documenti per la due diligence, in quel momento la squadra era in difficoltà, e si decise di propendere per altra soluzione. Non voglio criticare quella scelta, che sicuramente ha messo sicurezza nell’immediato, ma di certo abbiamo perso una grande chance. Non era una cosa embrionale. Il figlio di Moratti è venuto a vedere le strutture”.

Sant’Agata

Il Sindaco è anche chiaro sul Sant’Agata: “essendoci un bando in corso, io non sono a conoscenza e non posso chiedere se ci sono offerte ad oggi. Il Sant’Agata è sempre stato di grande interesse. Neanch’io immagino un Sant’Agata scollegato dai colori amaranto, perché è la casa dove nascono i figli della Reggina. Ci siamo mossi con questo bando perché il privato si può muovere in maniera più veloce rispetto ai tempi della pubblica amministrazione, nell’obiettivo di far crescere tanti giovani della nostra città. Può accadere che nessuno partecipi al bando? Certo, anche se l’auspicio non è questo”. Contestualmente “vorremmo anche ragionare di Granillo. Nel tempo, a tutte le varie proprietà che si sono succedute, abbiamo detto che è anacronistico sia del Comune”, aggiunge Falcomatà.

Il Comune e il marchio

Da studio viene chiesto se il Comune può eventualmente comprare il marchio: “un ente pubblico può acquisire un bene privato? Siccome è un qualcosa senza precedenti, abbiamo chiesto ai legali di fare un approfondimento, perché se è fattibile noi siamo pronti a farlo. Che il blasone venga messo in sicurezza, sarebbe garanzia da qui all’eternità”. Falcomatà, dunque, si sbilancia anche sul marchio: se si può, il Comune sarebbe pronto ad acquisirlo.

Quella battuta su Lillo Foti…

La discussione si sposta sul passato, su Lillo Foti. Il Sindaco ha affermato di aver parlato con lui tempo fa. Ma si è parlato solo di ricordi? Falcomatà fa un lungo preambolo, poi risponde e fa intendere che con l’ex Presidente della Reggina vorrebbe pensare anche ad altro. “Chi come me è appassionato di calcio starebbe ore a parlare con Foti. Noi possiamo soltanto ringraziarlo. Quando la Reggina salì per la prima volta in Serie A, mio padre era Sindaco. E quella Serie A non era un fenomeno sportivo. Per noi la Reggina non può non ruotare attorno al calcio. E io credo che chi è stato protagonista di quegli anni, in un modo o nell’altro, ha ancora qualcosa da dare. E se magari nessuno glielo chiede, noi faremo in modo che possa dare in qualche modo una mano. Nessuno si deve sentire escluso“.

Il suo lungo intervento si chiude con una battuta su eventuali nuovi imprenditori: “se ci sarà una nuova società oppure Ballarino? Lo scopriremo solo vivendo“.

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