E ora cosa accade? Se lo stanno chiedendo in tanti, tra i tifosi amaranto, dopo la nomina di Giudice e curatela della Reggina 1914, decisione arrivata in seguito a quella della Corte d’Appello di Reggio Calabria di revocare l’omologa ideata da Saladini e avviare la procedura della liquidazione giudiziale, ovvero il fallimento. Forse per la prima volta nella storia amaranto, a interessare alla piazza, prima ancora dei fatti di campo, sono quelli fuori dal campo. Ed è anche normale e per certi versi comprensibile.
Le voci
Il fatto che il marchio sia tornato “libero”, e presto disponibile a chi lo rileverà, ha fatto ovviamente drizzare le antenne ai supporters amaranto, che chiedono da settembre “identità, tradizione e storia”, prima ancora dei risultati sportivi. Il processo non è ovviamente immediato e c’è da attendere per capire cosa ne sarà. Ad oggi, l’unica realmente interessata a rilevare tutto il ‘pacchetto’ Reggina è la Fenice Amaranto, che ha espresso più volte questa intenzione.
Poi, a parlare della questione, sono stati Stefano Bandecchi, Massimo Ferrero e Filippo Cogliandro, ma vanno fatto delle precisazioni. Bandecchi non è interessato, acquisirà il marchio solo se glielo chiederanno, come ampiamente ribadito. Ferrero è un dipendente di Bandecchi, è uscito allo scoperto dopo le parole di Versace, ma è stato gradualmente “allontanato” e ora ritratta. Idem Cogliandro, che da tempo si dice interessato, ma anch’egli ha ritrattato dopo le dichiarazioni a Stadio Radio.
Le tempistiche e le modalità
Sicuramente, è da evitare come la peste la confusione che in questi casi rischia di farla da padrona. Anche perché, in tutto questo trambusto, si continua a parlare di bandi e aste come se fossero quelle del fantacalcio. Ad oggi, secondo quanto verificato, non è stata ancora stabilita alcuna modalità. Quindi non si sa ancora se ci sarà un bando, un’asta, un fitto (come avvenne anni fa) o simili. Sui tempi, invece, ci sarà ancora da pazientare. Le prime novità in tal senso, apprende la nostra redazione, sono da attendersi a cavallo tra aprile e maggio, tra un mesetto circa o forse pure prima. In quel periodo potrebbero anche uscire fuori i primi annunci.
I creditori
Di certo, in conclusione, sarà sicuramente preservato l’interesse dei creditori: l’obiettivo della curatela (scontato) è di recuperare più introiti possibili dal maxi debito di quasi 30 milioni, a prescindere dall’aspetto sportivo. E’, infatti, lo scopo primario di chi detiene un bene affidato dopo l’apertura di una procedura fallimentare.