Reggio Calabria, tragedia sfiorata alla scuola “Boccioni-Fermi”: fiamme in palestra | FOTO

Nello specifico sono stati bruciati i paracolpi della struttura dove a praticare sport non sono solo gli studenti, ma anche alcune società sportive

  • Bruciata parte palestra scuola Boccioni Fermi Reggio Calabria
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  • Bruciata parte palestra scuola Boccioni Fermi Reggio Calabria
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StrettoWeb

Tragedia sfiorata ieri pomeriggio a Reggio Calabria. E’ andata a fuoco, infatti, una parte della palestra della scuola “Boccioni-Fermi”: nello specifico sono stati bruciati i paracolpi della struttura dove a praticare sport non sono solo gli studenti, ma anche alcune società sportive. La triste sorpresa è stata scoperta proprio dalla società che si allena il pomeriggio, l’ASD Elio Sozzi di Pallavolo.

“La mattina, fino all’orario delle lezioni, era tutto a posto – racconta a StrettoWeb Stefania Laurenda, dirigente del club – ma poi gli insegnanti sono andati via. Noi siamo andati verso le 17 e, entrando, abbiamo visto tutto il fumo”. Allertate le forze dell’ordine, sono rimaste lì fino a sera. Tra le ipotesi non è da escludere un atto vandalico: abbiamo trovato un accendino (foto in basso, ndr), quindi qualcuno avrà acceso. Poi hanno allagato i bagni e lasciato l’acqua scorrere nei lavandini”.

Bruciata parte palestra scuola Boccioni Fermi Reggio Calabria

Oltre il danno, la beffa. Sì, perché quella è una delle poche strutture in cui le società possono allenarsi. “Oggi ci hanno comunicato che non possiamo entrare fino a quando non sistemeranno. Noi al responsabile della Città Metropolitana abbiamo detto che siamo disponibili a sistemare noi, non solo economicamente ma anche con manodopera. Però vediamo. E’ l’unica struttura in cui potevamo giocare. Adesso non lo so. Oggi ci ha ospitato la Gallinese, ci siamo allenati a Gallina, ma viviamo alla giornata. Il Palloncino non c’è, ‘Boccioni-Fermi’ inagibile, il ‘Copri e Scopri’ è fatiscente e con pavimentazione pericolosa. E i bagni non ci sono. Abbiamo speso 8 mila euro di impianti e abbiamo 220 persone al seguito che devono allenarsi e giocare. Non è una situazione semplice”.

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