Reggio, come arrivare dalla Stazione all’Aeroporto: le idee progettuali e i 40 milioni di euro per riqualificare la fermata

L'intervista di StrettoWeb all'Architetto Artuso, che ci spiega le due alternative progettuali per l'intermodalità con l'Aeroporto di Reggio Calabria

StrettoWeb

L’Architetto reggino Gianni Artuso si è concesso a una lunga e interessante chiacchierata ai microfoni di StrettoWeb. Lui, che ha seguito dall’inizio tutti i passaggi relativi al Museo del Mare, non ha parlato solo di questo. Ha anche detto la sua sul Ponte sullo Stretto, ad esempio, smontando i dubbi su venti e terremoti. Il motivo principale della chiacchierata, però, è legato ad altro. La nostra redazione infatti ha deciso di contattarlo in quanto con il suo studio Artuso Architetti Associati, insieme a Rina Consulting, ha vinto la gara per la realizzazione delle infrastrutture e per il potenziamento e la razionalizzazione del sistema intermodale dell’Area Metropolitana di collegamento all’Aeroporto dello Stretto di Reggio Calabria.

Detto in termini spiccioli, il potenziamento o miglioramento delle infrastrutture che possano permettere un collegamento più semplice e rapido dall’Aeroporto di Reggio Calabria ad altro punto strategico dei trasporti, ovvero la stazione. Com’è noto, infatti, la fermata Aeroporto risulta ad oggi abbandonata al suo destino, per nulla efficiente o utile a chi dovesse raggiungere lo scalo “Tito Minniti” dalla stazione o viceversa. Il sottopassaggio è chiuso, buio, scollegato dal tratto di collegamento con la nuova strada che conduce allo scalo.

Le due alternative: lo spostamento dell’Aerostazione o il people mover

Gianni Artuso, con il suo Studio Architetti Associati, ha svelato cosa è stato pensato per facilitare i collegamenti di cui sopra. “Abbiamo pensato a due alternativeha esordito a StrettoWeb – perché ad oggi il collegamento è praticamente inesistente, se si esclude il gommato su strada. C’è questa fermata dell’Aeroporto, ma quando le persone arrivano lì dalla stazione centrale, come si muovono da lì verso l’Aeroporto. A piedi? La prima idea, per noi la più logica e sensata, è lo spostamento dell’Aerostazione sul lato mare, cioè inglobare l’attuale stazione ferroviaria alla nuova Aerostazione.”.

“La seconda ipotesi invece – continua Artuso ai nostri microfoni – è il collegamento tra la stazione esistente e l’Aerostazione, dove si trova ora, con un sistema che può essere people mover, cioè di veicoli che vanno avanti e indietro su semplice chiamata dell’utenza, senza conducente. Questo tipo di collegamento poi potrebbe essere anche su mezzo elettrico, sotto la pista, nel sottopasso, effettuando un pezzo di superstrada. E’ sicuramente più economico, ma ha un maggiore costo di esercizio, perché dovrebbe esserci sempre un conducente”.

Costi, tempi e fasi progettuali

Queste, dunque, le due alternative. Una delle due dovrà essere scelta dalla Città Metropolitana: “le abbiamo già presentate, consegnando il documento di fattibilità delle alternative progettuali. Aspettiamo l’approvazione e poi aspetteremo la fase di fattibilità tecnico-economica e poi quella esecutiva. Va da sé – precisa Artuso – che a prescindere dalla scelta andrebbe riqualificata tutta l’area circostante, soprattutto il sottopasso, che risulta ad dissestato, non illuminato e chiuso“.

Il progetto complessivo è di 40 milioni di euro: “l’importante è che siano spesi e spesi bene”, evidenzia l’Architetto, che sui tempi prova a dare qualche indicazione ma senza sbilanciarsi troppo: “dobbiamo aspettare l’approvazione dalla Città Metropolitana. Da lì ci saranno 3 mesi e 10 giorni per il progetto complessivo, dobbiamo realizzare tutto entro quel tempo perché il contratto è così. Se tutto va bene è ipotizzabile che entro l’anno, o anche prima si arrivi a conclusione“.

Architetto Gianni Artuso Reggio Calabria

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