“Ormai il Consiglio Comunale di Sant’Eufemia d’Aspromonte è diventato uno show – afferma in una nota stampa Caterina Martino, consigliere comunale di Sant’Eufemia -. La serietà che compete a un organo politico e amministrativo così importante si è persa per strada, tra i collegamenti telematici di assessori non presenti fisicamente, che poco prima del momento del voto perdono la connessione, tra qualche amministratore che esce dall’aula per trovare un tavolino su cui poggiare il pc per il collegamento, tra la difficoltà a rispondere a domande relative alle linee politiche e programmatiche, e il tentativo di difendere la poltrona ad ogni costo, anche davanti ad evidenti difficoltà politiche“, prosegue Martino.
“Ore 16 di sabato 6 aprile 2024, i punti all’ordine del giorno sono solo due: il bilancio di previsione 2024/2026 e il riconoscimento al valor civile al maresciallo Orlando per un gesto eroico compiuto qualche mese fa – si legge nel comunicato -. La seduta si apre con 12 dei 13 consiglieri presenti in aula, mentre l’assessore Cutrì era in modalità telematica per sopraggiunti e urgenti motivi, così come previsto dal regolamento. Manca però, un’attestazione che dichiari l’ impossibilità alla presenza da parte di chi è collegato, ma ancor più grave, manca la strumentazione adeguata perla buona riuscita del collegamento: nessun proiettore, nessun microfono connessione altalenante che è saltata un poco prima del voto. Ripristinata, dopo un primo tentativo di sospensione del consiglio perché la maggioranza si trovava con i numeri risicati, si è proceduto al voto“.
“Breve osservazione sulla modalità mista di seduta consiliare – precisa Caterina Martino –: il regolamento prevede non solo la strumentazione adeguata per consentire a chi è collegato di vedere tutti e viceversa, e poter interagire funzionalmente, ma anche che nella convocazione del consiglio venga espressamente reso noto, nero su bianco, che si tratta di una seduta in modalità mista. Irregolarità ignorate, sebbene siano stati loro a proporre e approvare il regolamento, con le seguenti motivazioni “per una comodità della maggioranza” come dichiarato dal sindaco“.
“La relazione del sindaco sul bilancio, non è stata altro che un elenco di situazioni debitorie, a loro dire, che hanno ereditato dalla precedente amministrazione, con tanto di annualità di riferimento. Nessun cenno alle linee guida che sono state tenute in considerazione per la stesura del bilancio, da parte di nessuno degli assessori preposti”, chiosa il consigliere Martino.
“In sintesi, dopo un mio lungo intervento è emerso che: si è scelto di lasciare le aliquote al massimo, non ci sono programmazioni concrete future su nessuna macro area di sviluppo, non ci sono state partecipazioni a bandi per eventuali nuovi contributi economici, e ancora, il finanziamento del depuratore per circa 1.200.000 euro, ereditato dall’amministrazione Creazzo, andato perso. L’impegno politico per cercare di comprendere i motivi è stato inesistente – si legge ancora nella nota -. Tanto che alla mia richiesta se ci fosse stato un confronto con i vertici regionali a tal proposito, vista la vicinanza politica del vicesindaco e quindi della maggioranza al governatore, la risposta è stata che la regione aveva deciso fermamente che sarebbe stata lei a gestire il progetto“.
“Solitamente i politici tornano da Catanzaro con finanziamenti per la comunità, mentre in questo caso il sindaco è riuscito non solo a perdere ogni diritto su un lavoro già assegnato, ma neanche a strappare una promessa sul fatto che la regione possa valutare meglio la situazione.
Il finanziamento del progetto Ecomuseo “Granaio antichi romani” di valorizzazione storica e ambientale del nostro territorio , secondo le parole del sindaco “è bloccato alla Regione”. Traduzione: è stato revocato per scadenza di termini. Non è stata fatta la gara di aggiudicazione lavori per tempo. Non sono state citate forme di impegno per comprendere se ci possa essere un recupero del finanziamento”, sottolinea ancora Martino.
“Infine, il mio intervento ha riguardato la situazione debitoria che il sindaco continua a menzionare. Ho specificato che un amministratore che non vuole intenzionalmente strumentalizzare gli eventi, cita brevemente i fatti, senza ribadire gli anni in continuazione. È evidente che l’obiettivo è giustificare la propria difficoltà ad amministrare attribuendo le colpe di ciò che hanno trovato ai predecessori, senza mai progettare la loro azione amministrativa in maniera ottimistica e positiva. Non citano mai però, il tesoretto di finanziamenti che sempre l’amministrazione precedente, (quella cattiva) ha lasciato in eredità ai cittadini eufemiesi.
A tal proposito, per chiudere definitivamente l’argomento, ho proposto al sindaco e al presidente la convocazione di un consiglio comunale aperto, in modo che anche gli amministratori precedenti possano prendere parte e chiarire ogni dubbio, vista l’insistenza sulle responsabilità politiche.
Così anche i cittadini avranno gli strumenti per capire bene cosa è accaduto.
Questo perché credo che il confronto sia sempre il modo migliore per dimostrare le proprie idee, tanto che in precedenza più volte è stato richiesto senza alcuna risposta. Ovviamente non avremmo potuto votare a favore di un bilancio improntato ad elencare le colpe degli altri, senza nessun contenuto sulle linee politiche della maggioranza, probabilmente perché inesistenti!“, si legge ancora nel comunicato.
“Credo che bisogna prendere atto del fatto che la mancanza di visione politica in maniera più ampia, ma anche la difficoltà di garantire i servizi essenziali ai cittadini, siano grandi lacune che la maggioranza dovrebbe riconoscere di avere.
Il confronto dialettico, alla base della vita pubblica, dovrebbe essere linfa di ogni consiglio comunale, che puntualmente si trasforma in uno spettacolo ridicolo e imbarazzante.
Unanime è stato il plauso al maresciallo dei carabinieri Carmelo Orlando, a lui è andato un riconoscimento al valore civile per aver agito tempestivamente in una situazione di pericolo in cui erano coinvolti due cittadini. Senza esitazione, con coraggio e mettendo a rischio la propria vita ha compiuto un gesto eroico, per cui essergli riconoscenti.
Pertanto il riconoscimento è di tutta la comunità“, conclude il consigliere Caterina Martino.