Scioglimento Comuni, clamorosa gaffe della giornalista su Reggio Calabria: “lì però c’era un Sindaco arrestato”. Sansonetti, invece…

La giornalista Valentina Petrini durante "Prima di Domani" condotto da Bianca Berlinguer ha commesso una clamorosa gaffe sullo scioglimento del Comune di Reggio Calabria e su Demi Arena. Il video

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Le parole dei giornalisti Valentina Petrini e Piero Sansonetti sul caso Reggio Calabria su Rete 4
StrettoWeb

Si è fatto solo nel caso di Reggio Calabria, dove però c’era un Sindaco arrestato”. Con queste parole, la giornalista Valentina Petrini ha commesso una clamorosa gaffe durante la trasmissione “Prima di Domani” condotta da Bianca Berlinguer su Rete 4. Commentando il caso di Bari sullo scioglimento dei Comuni, la giornalista – rispondendo a Mario Giordano – cercava di difendere il Sindaco di Bari e l’Amministrazione Comunale barese del Pd contestando l’invio della commissione d’accesso voluta dal Ministro Piantedosi, dicendo che questa azione non ha precedenti nella storia se non – appunto – a Reggio Calabria “dove però c’era un Sindaco arrestato” (!).

Peccato che Demi Arena, Sindaco di Reggio Calabria quando nel 2012 venne inviata la commissione d’accesso e poi sciolto il consiglio comunale, non solo non è mai stato arrestato ma non è neanche mai stato indagato nelle inchieste che riguardavano lo scioglimento. Inoltre Demi Arena, dopo 12 anni, è stato sempre assolto con la formula più ampia, “perchè il fatto non sussiste“, in tutti i processi che ha dovuto affrontare per la sua attività politica (nessuno di questi era in ogni caso legato allo scioglimento, in cui non era mai stato neanche lontanamente coinvolto).

E su Reggio Calabria c’è di più: nel corso di questi 12 anni sono stati assolti persino tutti gli imputati dei processi scaturiti dalle inchieste giudiziarie che hanno portato allo scioglimento. Tutte le accuse rivolte a Leonia e Multiservizi, le partecipate del Comune di Reggio Calabria su cui si presumevano infiltrazioni della ‘ndrangheta, sono cadute definitivamente. Quello di Reggio Calabria, quindi, è stato uno scioglimento basato sul nulla: non c’erano infiltrazioni della criminalità, secondo la giustizia, e il Comune non doveva essere sciolto. Eppure in riva allo Stretto la democrazia è stata completamente ribaltata.

Ad evidenziare questo stato delle cose, mantenendo una lucida coerenza anche sul caso di Bari, è stato Piero Sansonetti che da Nicola Porro durante Quarta Repubblica ha dichiarato: “ho difeso a spada tratta Demi Arena, fu sottoposto ad un’azione ignobile, era del tutto innocente e non aveva fatto nulla. E un Ministro dell’Interno di centrosinistra ha fatto quello che ora sta facendo Piantedosi per Bari in base ad una legge folle. Arena era stato eletto con oltre il 56% dei voti. Queste sono azioni eversive. A me questo fatto che in base al colore politico tutti cambiano la loro posizione mi inquieta, se è il Sindaco di Reggio Calabria di destra allora la sinistra è giustizialista e la destra garantista, poi a Bari il Sindaco è di sinistra e allora i giustizialisti diventano garantisti e i garantisti diventano garantisti. Erano favorevoli alla legge per fare fuori Arena, ora sono contrari per difendere Decaro, e viceversa”.

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