La Spagna blocca i visti d’oro, verso un boom di investimenti in Italia e Grecia | DETTAGLI

Il visto d'oro prevede che gli investitori non europei possono ottenere la residenza spagnola e il permesso di lavoro con un investimento di 500 mila euro in abitazioni

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La fine dei !visti d’oro! annunciata dal presidente del governo spagnolo, Pedro Sanchez, sposterà l’attenzione degli investitori immobiliari stranieri non comunitari verso Paesi come l’Italia e la Grecia. Lo scrive il quotidiano “El Economista”, spiegando che questa misura approvata dal governo del popolare Mariano Rajoy nel 2013 per i cittadini extracomunitari che acquistano una casa di valore superiore a 500 mila euro ha attirato in media ogni anno 580 milioni di euro l’anno di investimenti, il 94 per cento dei quali destinati all’acquisto di abitazioni.

“La Spagna cesserà di essere attrattiva per gli investitori immobiliari che cercano il visto d’oro e ci sono altri Paesi dell’Ue che lo hanno ancora, come l’Italia, la Grecia, Malta e l’Ungheria. I primi due, inoltre, hanno un modello fiscale competitivo per gli stranieri. L’Italia ha un regime per cui gli stranieri pagano 100 mila euro all’anno e non pagano piu’ tasse”, ha spiegato a “El Economista”.

Siro Barro, responsabile del dipartimento di diritto tributario di Escalona & de Fuentes. Il visto d’oro prevede che gli investitori non europei possono ottenere la residenza spagnola (ma non la nazionalita’) e il permesso di lavoro con un investimento di 500 mila euro in abitazioni. Il beneficio riguarda, inoltre, coloro che investono piu’ di un milione di euro in depositi bancari o azioni di una societa’; piu’ di 2 milioni di euro in debito pubblico o in un progetto imprenditoriale che genera occupazione o contribuisce in modo significativo all’innovazione. Dal suo lancio nel 2013 e fino al 2022, sono stati rilasciati circa 10.000 visti.

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