Terremoto Lega Calabria: Saccomanno “sacrificato” per fare spazio ai pugliesi

Uno schema che guarda alle Europee: pare che il Carroccio abbia dato il "ben servito" al Commissario Saccomanno per portare avanti la Puglia

StrettoWeb

Quando si parla di elezioni la tensione sale alle stelle: che siano amministrative o europee, entrano in gioco diversi fattori che, dall’alto e dal basso, influiscono non solo sul candidato in persona ma anche sul contesto che lo circonda. E, qualche volta, anche quando non lo circonda. Parliamo del caso delle Europee in Calabria, che influisse sulle Regionali e su quelle interne, precisamente della situazione traballante sui cui è in bilico il destino di Lega Calabria.

Il commissario regionale del partito, Giacomo Francesco Saccomanno, fedele componente della fazione calabrese del Carroccio e del segretario nazionale Matteo Salvini, potrebbe perdere il suo posto d’onore. Perché si sa, quando ci sono di mezzo le elezioni, non si guarda in faccia a nessuno.

Saccomanno: “tagliategli la testa!”

La notizia del “sacrificio” di Saccomanno ha già fatto il giro dentro e fuori i giochi di partito calabresi e sembra arrivare come “un fulmine a ciel sereno”. E’ possibile sacrificare Saccomanno in favore di altre personalità politiche? Sì, se si segue lo schema che “avrebbe” messo in atto Salvini. La Calabria leghista, stando alle voci di corridoio – e ai ben più importanti numeri – corre veloce come un treno.

Tra questi, oltre Saccomanno (e il suo LARGO bacino di voti reggino) c’è da mettere in conto anche personalità quali Domenico Furgiuele che si prende tutta la fetta lametina, l’avvocato canadese Frank Santacroce e “l’astro nascente” Simona Loizzo.

L’ascesa calabrese fa paura

Il deputato dentista cosentino Simona Loizzo, infatti, zitta zitta si è fatta eleggere prima al consiglio regionale, poi alla Camera e ora punta al posto nel Parlamento Europeo. E tutto questo nel giro di poco più di tre anni: da medico a Cosenza a donna in carriera a Roma. La Loizzo piace, è forte e potrebbe rubare il posto a chi, invece, deve andare avanti.

La Puglia marcia sulla Calabria

Sempre voci di corridoio riportano che il capo del Carroccio vorrebbe accaparrarsi “tutto” puntando, però, sulla Puglia. A discapito della Calabria e di tutte quelle personalità politiche che volevano ascendere all’Olimpo di Bruxelles. Gli schemi di “gioco” di Salvini, infatti, potrebbero puntare su un nuovo commissario direttamente dalla terra “delle orecchiette con cime di rapa”, Rosario Sasso.

E qui la domanda sorge spontanea: e perché cacciare un calabrese dalla Lega Calabria per metterci uno “straniero”? Semplice, perché la Lega vuole conquistare la Puglia alle regionali. E per farlo deve “accontentare” il gruppo dirigenziale apuliano; e si sa, quando si accontenta uno, si arriva per forza a scontentare gli altri. Saccomanno, nonostante il gran vociare, non ha commentato la notizia ma, si dice, che a comunicargli il ben servito sia stato Paganella con una telefonata.

Intanto, alla luce di questa prima “decapitazione” leghista, pare che Loizzo e Santacroce abbiano ritirato, almeno per il momento, la loro candidatura nel rispetto dell’amico Saccomanno. Sarà vero? Solo il tempo, una manciata di giorni, potrà dirci se lo schema salviniano è stato azzeccato.

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