Se volete davvero una Reggio green, chiudete tutta la Via Marina (e non solo) al traffico

Il vero green non si combatte aumentando il costo dei parcheggi: Reggio Calabria faccia una scelta forte, se davvero vuole emulare le grandi città

StrettoWeb

Quando si pensa di averle viste tutte, ecco che ci sorprendono. E, bisogna ammetterlo, in questo sono bravi. Bravi a creare l’effetto sorpresa, suspense, a meravigliare sempre i cittadini. Ma a farli anche arrabbiare. Reggio Calabria si è imbufalita, sui social e non solo, in merito alla decisione del Comune di aumentare le tariffe dei parcheggi a pagamento in Via Marina da maggio a ottobre. Per un’ora si passa da 1 euro a 2 euro. Ma ci sta. In fondo la città sta bene, è economicamente fiorente, piena zeppa di turisti, i servizi funzionano e tutti sono felici.

Nell’ultimo Consiglio Comunale, la maggioranza annunciava trionfante l’uscita dal piano di rientro e un respiro nelle settimane a venire per quanto riguarda l’abbassamento dei tributi locali. Inserendo, qua e là, un pizzico di “è colpa del Modello Reggio”, “gestioni scellerate del passato” e magari anche “colpa delle precedenti amministrazioni”. Come se gli interventi di questi giorni sulla vicenda scioglimento non abbiano detto abbastanza. Ma al di là di questo, visti gli annunci di cui sopra, ci saremmo aspettati abbassamenti. E invece no. Anzi.

Non sappiamo se sia più triste l’ennesima scelta scellerata dell’Amministrazione oppure sapere che ancora esiste qualcuno che la difende. Sono sempre meno, forse si contano sulle dita di una mano, ma ci sono e a questo punto l’unico pensiero è che siano mossi da interessi oppure non vivano in città da 20 anni. Perché si troveranno a giustificare ancora, per l’ennesima volta. Diranno che il Comune non c’entra. Diranno che i tributi non c’entrano. E va bene. Reggio Calabria vuole emulare le grandi città. Vuole diventare green. Di verde, però, c’è solo la rabbia delle persone, stile Hulk. Perché la gente è già effettivamente al verde. Non ha bisogno di ulteriori mazzate.

Questa volontà di travestirsi da Greta Thunberg, palese alibi per mascherare la decisione, non tiene. Aumentare la tariffa dei parcheggi per far desistere i cittadini dal sostare in centro è una trovata talmente ridicola anche soltanto da pensare. Come se la lotta al green si combattesse in questo modo. Ogni volta che la città di Reggio vuole “scimmiottare” altre città d’Italia e del mondo, sembra che si sforzi ad uscire il peggio di sé.

Chiudere la Via Marina: ecco come

Se davvero si vuole rendere la città a misura d’uomo, evitando la presenza di auto in pieno centro, servirebbe un bel piano programmato di chiusura della Via Marina, quantomeno nei mesi di Primavera ed Estate. Ztl, isole pedonali, riattivazione del Tapis Roulant, servizi navetta, collegamenti con la zona Pentimele e Parco Lineare (se soltanto un povero ponticello fosse stato realizzato nei tempi giusti). Questo. Solo questo. Una scelta forte e davvero convinta, come fu anni e anni fa per la chiusura del Corso Garibaldi. Ma una scelta pensata, pianificata e organizzata. Non di certo come i dehors nella Via Marina alta, installati qualche anno fa senza le giuste contromisure e i dovuti controlli per i parcheggi selvaggi.

Questo è l’unico modo per sensibilizzare la popolazione sul green, sull’ecologia e sull’eliminazione delle auto. Sognare una città senza auto lungo tutto il lato-mare, dalla zona Porto alla Sorgente, sarebbe il giusto coronamento a chi aveva pensato il Waterfront cittadino con la realizzazione del Museo del Mare e del Centro Polifunzionale. Ma quella figura è stata scaricata e massacrata. Ora ci dicono che è tutto finito e che la gente pagherà di meno. Ma da quando?

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