“Agli smemorati della sinistra che parlano di autonomia differenziata ricordo che furono loro a metterla in Costituzione e addirittura c’era un calabrese, Agazio Loiero, che era ministro delle Regioni”. Lo dichiara Alfredo Antoniozzi di Fdi che prosegue: “lo dico ovviamente senza alcun motivo di astio personale nei confronti di Loiero, politico intelligente e arguto che rispetto. Che oggi la sinistra, rimasta uguale politicamente ad allora, cerchi di sbandierare una sorta di rivolta mi sembra un esercizio alquanto ridicolo e suggestivo”.
“All’epoca D’Alema voleva conquistare il Nord e ostacolare Bossi, cosa che non gli riuscii . Discutere e criticare oggi una legge ordinaria dopo che loro vollero una legge costituzionale è veramente sintomo di faccia tosta. I ministri e i parlamentari calabresi dell’allora PDS e delle forze di centro votarono la riforma pedissequamente. Lo stesso Loiero, che era l’elemento più prestigioso del centrosinistra (al punto da diventare Governatore) non ebbe la forza di opporsi ma la rivendicò con spirito di federalismo ragionato”.
“Con quale coerenza oggi il PD parli di pericolo autonomia è difficile capirlo.
Ma in ogni caso Giorgia Meloni è una garanzia di unità e l’autonomia si farà solo con i Lep. Lo dico anche ai tanti esponenti della Chiesa che rispettiamo e che certamente non possono disconoscere la gerarchia delle fonti e il rango di una legge costituzionale approvata in un silenzio di contorno che oggi diventa addirittura motivo di revanche” – conclude il deputato.