Calabria, 3 milioni del Comune dirottati sui propri conto correnti: nei guai dipendenti comunali

Indagati due dipendenti comunali di Savelli ed una terza persona: i soldi erano impiegati nelle loro attività e nella compravendita di oggetti di lusso

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Terremoto al Comune di Savelli, in provincia di Crotone: 3 persone sono indagate per per peculato, falso ideologico e autoriciclaggio, nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Crotone che ha disposto il sequestro preventivo d’urgenza di beni per 2,8 milioni di euro eseguito dai Carabinieri. Nello specifico due dipendenti comunali ed un terza persona sono accusati di aver dirottato i soldi del Comune destinati alle spese dell’ente su propri conti correnti o a vantaggio di aziende provate di loro proprietà.

Gli investigatori riferiscono di avere accertato 320 mandati di pagamento falsi, nell’arco temporale che va dal 2013 al 2023, con cui il denaro pubblico veniva dirottato sui conti degli indagati: trattasi di Michele Giudicissi, ex responsabile del settore Finanziario, contabile e tributi del Comune di Savelli, Olga Caputo, ex dipendente dell’ente, e Giovanna Panaja. Uno degli indagati, poi, reimpiegava parte del denaro pubblico sottratto in un bar a Firenze, così commettendo, secondo l’accusa, il reato di autoriciclaggio.

I carabinieri, oggi, hanno sequestrato 2 terreni e 4 abitazioni, appartenenti o riconducibili agli indagati, oltre a beni di valore come gioielli e somme di denaro contante rinvenuti agli indagati, una società situata in via Montenapoleone a Milano riconducibile a 2 indagati e sul cui conto veniva fatto transitare parte del provento dei reati di peculato, e un un bar all’interno alla stazione ferroviaria di Santa Maria Novella a Firenze, provento del reato di autoriciclaggio.

Infine, a Modena, è stato perquisito, con sequestro di documentazione, uno studio commercialistico associato. In particolare è stato sequestrato denaro contante per 18.000 mila euro e 1.300 dollari americani, gioielli e preziosi tra i quali alcuni orologi di grande pregio delle marche Rolex e Baume & Mercier, nonché dei gioielli Bulgari per un valore stimato in non meno di 150.000 euro; conti correnti, società, beni immobili per un valore di circa 800.000 euro oltre a auto e moto. Tutti i beni sono stati messi nella disponibilità dell’amministratore giudiziario, nominato dalla Procura della Repubblica di Crotone.

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